È giunta al termine la
settima edizione del Festival “Tra le Rocce e il Cielo”.
Il Festival si è concentrato su temi inerenti alla vita,
alla cultura e alla storia del nostro territorio, mettendo sempre queste tematiche
in relazione con fenomeni e gli eventi
storici di portata nazionale e
internazionale che stanno avendo luogo nell’attualità.
Dall’alpinismo alla Grande Guerra, dai confini e le frontiere al ruolo della donna nei conflitti armati, dalla letteratura di montagna e di guerra alla manipolazione del corpo del nemico, anche quest’anno Tra le Rocce e il Cielo si conferma uno spazio di approfondimento culturale capace di visione sia locale che globale. Ogni giornata è stata incorniciata e completata da spettacoli teatrali e musicali, al Teatro di Sant’Anna e al Tendone del Circolo Lamber di Riva.
Un importante contributo di arricchimento culturale è venuto
dalle mostre storiche e documentarie
esposte per tutto il mese di agosto al Teatro Tenda di Raossi, e dalle
esposizioni degli artisti presso il Museo Etnografico di Riva, mentre i laboratori per bambini sono riusciti a
coinvolgere anche un gran numero dei più piccoli nei temi trattati durante le
quattro giornate.
Quattro uscite sul territorio accompagnavano con i loro percorsi i grandi temi trattati in questa edizione, e hanno raccolto numerosi appassionati di storia e natura sul Monte Corno Battisti o sui cippi di confine di Maria Teresa, o le famiglie con bambini alla ricerca di Nonno Fò nei boschi dell’alta Vallarsa; mentre il laboratorio di fotografia portava gli appassionati alla ricerca di emozionanti inquadrature nella natura incontaminata del Pasubio e il concorso di scultura ha permesso ha messo in mostra l’abilità di artisti del legno.
L’alto livello dei
contenuti delle giornate e degli ospiti coinvolti è stato premiato da un ottimo riscontro di pubblico, che ha
partecipato numeroso a tutte le iniziative, confermando con i propri interventi
e con i propri commenti l’elevato gradimento degli eventi proposti.
In particolare, la
serata che ha visto dialogare Annibale Salsa con le scrittrici Antonia Arslan e
Francesca Melandri, e lo spettacolo
conclusivo di Simone Cristicchi “Ci resta un nome” all’anfiteatro alla Campana
dei Caduti, immaginato dal cantautore appositamente per il Festival Tra le
Rocce e il Cielo, sono stati un grande successo.
Durante l’evento con le
scrittrici il pubblico è accorso talmente numeroso che è stato necessario
aggiungere uno schermo televisivo nella sala adiacente, per permettere a tutti
di seguire il dibattito in corso; mente alla Campana dei Caduti è stato
registrato il tutto esaurito, che ha riempito sia le gradinate che le numerose
sedie aggiunte al centro dell’anfiteatro: oltre mille partecipanti, che
nonostante il freddo e la pioggia sono accorsi a commuoversi e a riflettere alle
storie raccontate del grande cantante e attore, che con il Coro Pasubio di
Vallarsa ha profondamente emozionato i presenti.
Come ogni edizione, questo successo è stato reso possibile
dalla partnership con Accademia della Montagna,
dalle sinergie con tutte le associazioni della Vallarsa, i comuni di
Vallarsa, Rovereto e Trambileno, la Comunità di Valle, la Provincia Autonoma di
Trento, la Regione, il CAI, la SAT, la Fondazione CARITRO, la Fondazione Museo
Storico del Trentino, l’Opera Campana dei Caduti, oltre che dagli sponsor e gli
altri enti che hanno contribuito organizzativamente o finanziariamente allo
svolgimento del Festival.
In particolare, vogliamo ringraziare lo staff che ha
lavorato in questi mesi alla programmazione e realizzazione del festival, che
in questi anni è cresciuto come gruppo affiatato di persone che hanno a cuore
il proprio territorio e la realizzazione di un evento culturale di eccellenza.
Senza le loro energie fisiche e mentali, questo festival non sarebbe diventato
un appuntamento fisso per il panorama culturale del Trentino dal 2009 ad oggi.
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