giovedì 25 settembre 2014

"Ci divertiamo a lavorare assieme" - intervista a Fiorenza Aste

Il vero punto di forza del Festival Tra le Rocce e il Cielo, è che «ci divertiamo a  lavorare assieme, mettendo in campo diversi punti di vista» spiega Fiorenza Aste che con Mario Martinelli ha ideato e organizza la manifestazione.
«L’edizione 2013 è stato un momento di riflessione sul clima e i cambiamenti climatici in montagna, su cosa ognuno di noi può fare. La giornata delle minoranze è cresciuta e si è aperta al mondo, senza dimenticare le etnie dell’arco alpino e della nostra Regione. Lettura di come le minoranze si sono configurata come le cose stanno cambiando e quale può essere lo sviluppo futuro. Anche la storia, la Grande Guerra, è stata trattata cercando di trattare le sfumature della memoria».
Il Festival sta diventando grande, si è fatto conoscere lontano e ha coinvolto la valle con le sue associazioni. «Lo ha fatto grazie  a una squadra di giovani che mettono intelligenza, energia e capacità a servizio della manifestazione».

E mentre si tira un bilancio della manifestazione 2014 già si lavora alla prossima…le idee non mancano.

sabato 20 settembre 2014

L'improvvisazione secondo Fabio Mina: "è dialogo con il momento in cui sei"

"L'improvvisazione è un linguaggio che permette di interagire con il luogo e con te stesso, è dialogo con il momento in cui sei" racconta Fabio Mina, musicista che ha fatto dell'improvvisazione la sua arma vincente. Nato come flautista h poi indagato gli strumenti a fiato provenienti dal mondo e la musica sacra dei paesi vicini e lontani.


mercoledì 17 settembre 2014

"La montagna va vissuta, non idealizzata" spiega Martini Umberto presidente del CAI

"In montagna non possiamo cercare i villaggi perfetti da cartolina. Occorre pensare che la montagna va vissuta, deve dare servizi e opportunità a chi ci vive".
"Deve essere se stessa e non come la idealizziamo" spiega Umberto Martini presidente del CAI all'inaugurazione del Festival Tra le Rocce e il Cielo.
"I fruitori devono imparare a gustare il silenzio, la rinuncia, l'ambiente".

domenica 14 settembre 2014

Una passeggiata per attraversare la montagna non solo con gli occhi. Intervista a Francesca Aste

"Una camminata in cui si pone una particolare attenzione all'orecchio, al paesaggio, a ciò che accade attorno a noi. Alla montagna, paesaggio sonoro unico". La musicista Francesca Aste racconta la passeggiata sonora, un modo diverso di andare in montagna, reqlizzata all'interno del festival Tra le Rocce e il Cielo.

giovedì 11 settembre 2014

Spazio Elementare: un luogo in montagna per unire innovazione arte e tradizione

Danza, teatro, cinema, fotografia, ambiente, architettura. Sono diverse le discipline che prendono vita nello spazio Elementare di Valmorbia in Vallarsa. Un'ex scuola elementare che un gruppo di giovani artisti - fondatori di associazione Elementare - hanno trasformato in un luogo dove poter fare innovazione, ricerca, contaminazione e arte.
Come mai proprio in montagna, luogo di tradizioni e radici?
"La Vallarsa è luogo ideale perchè è abbastanza isolata e stimola la creatività", "è un terreno fertile dove mettere i nostri semi", "perchè senza radici non si vola" spiegano i ragazzi che nella prima giornata del festival Tra le Rocce e il Cielo hanno presentato il progetto LA VIA DEI MULINI.








venerdì 5 settembre 2014

La montagna scrigno delle culture minoritarie nelle parole dell'assessore regionale Detomas


"Solo in una regione come la nostra una valle come questa può rimanere viva" Giuseppe Detomas, assessore regionale parla della montagna "scrigno delle culture minoritarie".
Il Festival Tra le rocce e il cielo: "Occasione per una riflessione internazionale sulla montagna come riferimento per tutte le comunità"


lunedì 1 settembre 2014

Luca Mercalli a Tra le rocce e il cielo 2014, elogia la montagna esportatrice di esperienze

Vale la pena rimanere a vivere in montagna. Lo dice Luca Mercalli ospite della Giornata della vita in montagna sabato 23 agosto 2014. La montagna è da sempre un territorio difficile e sensibile ai cambiamenti climatici. Chi vive in montagna sa abitare un territorio estremamente ricco di bellezza e risorse ma anche di difficoltà. La montagna deve saper tornare ad esportare la propria esperienza, in modo da ribaltare questa insana tendenza che negli ultimi anni ha portato ad acquisire stili di vita nati nelle metropoli e dannosi per l'equilibrio delle risorse. La montagna deve quindi saper tornare ad essere scuola, culla delle scoperte del risparmio energetico, applicando le nuove tecnologie e le possibilità contemporanee.