lunedì 30 novembre 2015

La propaganda a misura di bambini e ragazzi: la Grande Guerra del "Corriere dei Piccoli" 1914 - 1919

Inaugurata il 29 novembre a Cison di Valmarino la mostra "La Grande Guerra del Corriere dei Piccoli 1914 - 1919" che rimarrà visitabile per tutto il mese di dicembre 2015!

La mostra fa luce sul canale propagandistico che passa attraverso l'attenzione dei più giovani, giocando con rappresentazioni e racconti per educarli alla guerra.

Una mostra che racconta e illustra la mobilitazione dell'infanzia nel primo conflitto mondiale attraverso le pagine del "Corrierino dei Piccoli", supplemento del "Corriere della Sera" pubblicato dal 1908 e dedicato ad un pubblico di bambini e ragazzi.

Durante la prima Guerra Mondiale il giornalino venne utilizzato come strumento per educare i giovani alla guerra e come arma di propaganda.

Rubriche, racconti, tavole illustrate popolate di personaggi come Schizzo, Italino, Tofoletto, Panciavuota, Didì, Abetino... 





La mostra nasce da un'idea di Gregorio Pezzato, Capogruppo del Gruppo Alpini di Vallarsa.

Il ricercatore storico Nicola Spagnolli ha curato la mostra, il progetto grafico è di Lucia Marana.

Il progetto è stato realizzato grazie alla partnership tra l'associazione culturale Tra le Rocce e il Cielo e l'Accademia della Montagna del Trentino, con il contributo della Fondazione Caritro.


Per un'anteprima della mostra, vai al sito di Tra le Rocce e il Cielo


Puoi visitare la mostra dall'1 al 31 dicembre 2015 presso l'atrio della Sede Municipale:
dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30
la domenica e il giorno 8 dicembre dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15.30 alle 18.30



martedì 17 novembre 2015

Uno spettacolo che non si dimentica: I CROCEVIA DELLE COSCIENZE, Storia di un disertore




Un soldato lascia la linea del fronte, trova un rifugio, scrive a casa temendo di essere catturato.

Un nonno e una nipote adolescente visitano insieme un Forte della Grande Guerra, chiacchierando tra ricordi di famiglia e grandi valori dell’umanità.

I fatti della storia della Prima Guerra Mondiale e il confronto tra diversi punti di vista, si snodano attraverso un secolo, in un intreccio di piani narrativi e di diversi linguaggi espressivi: musiche dal vivo, cinema, teatro e coralità alpina per interpretare un forte richiamo al valore della pace.


Lo spettatore è immerso in un continuo alternarsi di piani narrativi e di linguaggi artistici magistralmente bilanciato che non concede distrazioni. Il coinvolgimento perdura dall’inizio alla fine dello spettacolo. I sentimenti risvegliati da immagini e dialoghi sono amplificati e accompagnati dal potere dalla musica. La voce di Elisa Amistadi è limpida e fa vibrare anche le corde più intime, mentre il contributo del Coro Pasubio di Vallarsa richiama all’imprescindibile sacralità della montagna, testimone di sofferenze passate. 

Uno spettacolo che bussa alla coscienza, che fa della memoria uno slancio, un impegno per la pace, per la fratellanza, per una convivenza feconda tra i popoli.

L’obiettivo della rappresentazione sta nell’esplorare la storia della Grande Guerra secondo una prospettiva inaspettata ed inusuale, profondamente umana e vicina alla sensibilità moderna e delle giovani generazioni. Riconnettere gli eventi passati alla storia attuale per fornire potenti chiavi di lettura e comprendere ciò che sta accadendo ai giorni nostri. 

In scena, oltre ad un grande schermo su cui verranno proiettate le immagini, un gruppo musicale di grande qualità, formato da Elisa Amistadi alla voce, Luca Tocco alla voce e chitarre, Michele Fanini alle chitarre, Michele Bazzanella al basso elettrico, arrangiamenti e programmazioni e Carlo Nardi alle tastiere e programmazioni. 

I brani che fungeranno da colonna sonora dello spettacolo, sono canzoni di noti autori contemporanei che trattano temi attinenti alla guerra. Per citarne solo alcuni: Bob Dylan, Leonard Cohen, Sting, Peter Gabriel, Mark Knopfler, Simon&Garfunkel. 

Il Coro Pasubio di Vallarsa, diretto da Ivan Cobbe, eseguirà brani del proprio repertorio oltre che brani proposti insieme al gruppo di musicisti. 

Due attori, Enrico Cattani e Maria Giuliana D'Amore, appariranno solo in video, in una sorta d’interpretazione cinematografica della drammatica vicenda del soldato che decide di disertare. 

Altri due attori, Bruno Vanzo e Valeria Simonini, saranno invece in scena. 

I testi sono scritti da Micaela Vettori. 
Il disegno luci è curato da Mariano Detassis. 
Ideatore e regista Paolo Fanini. 


Oltre che nella versione per teatri e spazi all'aperto, lo spettacolo “I CROCEVIA DELLE COSCIENZE Storia di un disertore” è adatto ad essere messo in scena sia all’interno di Forti della Grande Guerra sia in spazi ridotti. Un’occasione per dare un senso e valorizzare i segni indelebili lasciati sul territorio come testimonianza delle ferite passate. 

Lo spettacolo si inserisce perfettamente in contesti di valorizzazione del circuito dei forti trentini, rassegne teatrali, iniziative destinate alle scuole, nell’ambito provinciale ed extraprovinciale.

Le persone coinvolte nella messa in scena teatrale sono 5/6 musicisti, 2 attori, il Coro Pasubio di Vallarsa formato da 27 elementi, il personale tecnico per l'audio e per le luci. 


Per approfondimenti e curiosità sullo spettacolo, visita il sito di Tra le Rocce e il Cielo: 
I CROCEVIA DELLE COSCIENZE, Storia di un disertore

Per vedere alcune fotografie dello spettacolo in scena:
Forte di Pozzacchio, 14 agosto 2015
Campana dei caduti - Rovereto, 23 agosto 2015

Contatti per repliche:
tralerocceeilcielo@gmail.com
392 2272326