giovedì 27 giugno 2013

"Pasubiana", racconta la montagna col tratto della matita

Il Pasubio in punta di matita. Giovani artisti e fumettisti incontrano gruppi di disegnatori e appassionati e li accompagnano con escursioni sul Pasubio.
“Pasubiana” è  una piccola scuola di disegno in montagna, un laboratorio, un modo diverso di vivere la montagna, con il taccuino e il lapis, per conoscere e immortalare sulla carta i ritmi nascosti del Pasubio, guardando la montagna da un aspetto diverso.
Per iscriversi ai tre workshop in programma c’è tempo fino al 15 luglio.

«“Pasubiana, visto disegnato scritto in montagna” è un’esperienza dedicata al racconto del territorio – spiega l’ideatrice del progetto, Giulia Mirandola – e, nello specifico, del territorio del monte Pasubio. Prevede il coinvolgimento di una coppia di illustratori e una di fumettisti che per circa 10 giorni saranno in tre residenze sul monte Pasubio. Un’illustratrice, Alice Baladan; si soffermerà sugli aspetti geologico naturalistici e soggiornerà al rifugio Lancia. Un altro illustratore, Antonio Marinoni, affronterà temi legati all’architettura e ai manufatti della Grande Guerra e soggiornerà al rifugio Papa. La coppia di fumettisti, Marina Girardi e Rocco Lombardi, a malga Zocchi, analizzerà l’aspetto antropico legato al Monte Pasubio e tratterà tutti gli aspetti che riguardano il passaggio umano, da chi vi risiede in maniera permanente, ai turisti e risiederà».
Alle residenze degli autori corrispondono tre workshop di tre giorni l’uno, ai quali potranno partecipare appassionati di illustrazione e fumetto, ma anche chi ama disegnare, camminare e stare in montagna, in mezzo alla natura e vuole fare un’esperienza nuova di conoscenza e racconto dell’ambiente alpino.
Alcuni esperti provenienti dal Museo della Guerra di Rovereto e dal MuSe accompagneranno gli artisti e i partecipanti in escursioni mirate, per una lettura del paesaggio attraverso chi conosce bene quelle specifiche realtà.
Ecco le date previste per i tre laboratori:
  • Alicia Baladan
Storie di piante, rocce e animali
da venerdì 23 a domenica 25 agosto

  • Antonio Marinoni
Storie di architetture, rifugi e guerra
da lunedì 26 a mercoledì 28 agosto

  • Marina Girardi e Rocco Lombardi
Storie di pastori, camminatori e recuperanti
da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre

Il progetto avrà il suo culmine nel festival “Tra le rocce e il cielo” che si svolge in Vallarsa dal 29 agosto al 1 settembre 2013. Nelle giornate del Festival si svolgerà l’ultimo dei workshop, verranno esposti i lavori degli artisti che assieme  aGiulia Mirandola potranno presentare il progetto.

Le iscrizioni chiudono il 15 luglio 2013. Informazioni su costi e iscrizioni all’indirizzo giulia.mir@gmail.com.

Per ulteriori informazioni sui workshop, per le biografie degli autori, scarica brochure 



lunedì 24 giugno 2013

La Grande Guerra con "Pasubio 100 anni" a Tra le Rocce e il Cielo



Al festival “Tra le rocce e il cielo” (Vallarsa, 29 agosto - 1 settembre), ci sarà anche Pasubio 100 anni che si occupa della valorizzazione dei percorsi e dei manufatti della grande guerra in Vallarsa e lo fa in modo smart, innovativo e sostenibile ma soprattutto partecipativo, coinvolgendo la gente di tutta la Vallarsa. Ci racconta che cos’è l’associazione e come si inserisce nel festival, il suo presidente, Lucio Angheben.





Per informazioni su "Pasubio 100 anni" www.pasubio100anni.it.





- Cos’è Pasubio 100 anni?
Pasubio 100 anni è un progetto. È un’associazione fatta da persone che nel 2009 si sono ritrovate con lo scopo di stare assieme e riportare in luce una serie di trincee, camminamenti e forti delle quali la Vallarsa è piena. Stiamo lavorando per ripristinare una serie di percorsi della Grande Guerra che dai paesi portano in quota, percorrendo mulattiere e tracciati della Grande Guerra.
- Di questi sentieri al Festival “Tra le rocce e il cielo” Pasubio 100 anni ce ne farà percorrere uno, avvicinandoci a Forte Pozzacchio…
È stato scelto uno dei 12 percorsi della grande guerra, che dal Dosso porta a Forte Pozzacchio passando per la prima linea austroungarica. È un percorso importante perché storicamente è da quel percorso che alcuni soldati richiamati dalle forze austroungariche sono andati in aiuto a queste forze sotto attacco, partendo proprio dal luogo dove noi faremo l’escursione. L’escursione è in un luogo chiamato Pilozeta alle spalle proprio del Forte Pozzacchio.
- Perché l’attività di Pasubio100 anni è un’attività diversa rispetto a quella del restauro di Forte Pozzacchio?
La scelta che abbiamo fatto è stata una scelta di territorio e di persone. Non un intervento localizzato su un unico forte, un unico sito, ma che riguarda una valle intera, non solo dal punto di vista turistico ma dal punto di vista delle persone. Infatti oggi l’associazione che vanta ben 104 soci, comprende soci di 15 frazioni della Vallarsa, quindi una valle intera che è interessata da questo fenomeno. Anche i 12 percorsi riguardano l’intera valle e si vanno ad aggiungere ai tre siti più importanti, già conosciuti, che sono Corno Battisti, il forte di Matassone e il forte Parmesan.
- Il festival “Tra le rocce e il cielo” quest’anno tratta la montagna vissuta, veramente, con consapevolezza. Cosa significa vivere la montagna?
Vivere la montagna dal mio punto di vista è uscire dai ranghi. Noi ci troviamo spesso e volentieri a confrontarci con quelli che vivono in città. Chi vive in montagna ha uno spirito diverso. Ha uno spirito partecipativo e si ritrova in questo spirito solo ed esclusivamente tornando a casa, in Vallarsa, la sera. La maggior parte di noi ha il lavoro a Rovereto, in città, e ritrova sé stesso solo nel momento in cui torna in valle.


Non perdete l’appuntamento con Pasubio 100 anni al festival “Tra le rocce e il cielo”.

Massimo Plazzer
mplazzer@gmail.com

sabato 22 giugno 2013

Il lavoro dell'uomo per il concorso video "Racconta la tua montagna"

C'è tempo fino al 15 luglio per presentare i video al concorso video “Racconta la tua montagna” organizzato dall’Associazione culturale “Tra le Rocce e il cielo”.


La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. I video, che non dovranno essere più lunghi di 15 minuti, dovranno avere come soggetto il lavoro dell’uomo in montagna, preso in esame da uno qualsiasi dei molteplici punti di vista possibili: raccontato nella sua profondità temporale attraverso il rapporto con la storia, documentato attraverso la testimonianze, vissuto attraverso memorie e ricordi, mediato attraverso il filtro della letteratura e della poesia, eccetera.
Le opere, in dvd, dovranno essere presentate in forma anonima e contrassegnate solo da uno pseudonimo (lo stesso riportato su di una busta sigillata contenente dati dell’autore) entro e non oltre le ore 12 del 15 luglio 2013.



Sul sito www.tralerocceceilcielo.it si trova il regolamento del concorso “Racconta la tua montagna – Il lavoro dell’uomo”, di cui va presa visione nella sua interezza prima di partecipare.

lunedì 17 giugno 2013

"TRA LE ROCCE E IL CIELO" il Festival torna dal 29 agosto all' 1 settembre

TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza torna in Vallarsa dal 29 agosto all' 1 settembre.
Mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri arricchiranno i quattro giorni della manifestazione - organizzata dall'associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino - che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa (TN), all'ombra delle Piccole Dolomiti.
Il lavoro dell'uomo in montagna, la scrittura in lingua madre, la Grande Guerra e i giochi di montagna saranno gli argomenti principali del Festival che si svilupperà su quattro giornate dedicate rispettivamente all'arte e alla vita in montagna, alle minoranze linguistiche e alla storia.

Tra gli spettacoli proposti ve ne sarà uno sulla storia del Forte Pozzacchio, messo in scena all'interno delle stanze e nei cunicoli scavati nella roccia del monte Pasubio e un altro sulle migrazioni di fine Ottocento dei lavoratori trentini verso le aree più remote dell'Impero Austroungarico. Si potrà danzare sulle melodie occitane grazie al concerto Lou Dalfin o riflettere grazie al jazz teatrale sulla prima guerra mondiale.
Il convegno "Un futuro sulle Alpi: creare occupazione per tornare alla montagna" con workshop condotti da persone che in montagna vivono e lavorano, cercherà di fornire strumenti pratici a chi intende trovare un'occupazione in ambito alpino. Quello sulla letteratura in lingua madre permetterà di dialogare con molti scrittori appartenenti a gruppi linguistici diversi.
Ci saranno incontri con scrittori di montagna e con alpinisti e ci sarà una tavola rotonda dal titolo "La montagna nei giochi, i giochi dalla montagna. Una finestra aperta su memorie materiali, miti e immaginari tra '800 e '900."
Il programma di tra le Rocce e il cielo - a breve visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it -  comprende escursioni, tra le quali il trekking someggiato con gli asini sui percorsi dei soldati del primo conflitto mondiale, e numerose mostre - storiche, pittoriche e fotografiche - allestite nella valle.
Non mancherà una rassegna cinematografica e verranno premiati i vincitori del concorso video "Racconta la tua montagna - Il lavoro dell'uomo", alla sua seconda edizione. Accanto a incontri per i più piccoli si potranno seguire laboratori di disegno in montagna e fotografia, e pure un corso di yoga all'aria aperta.

Stefania Costa
ufficiostampa@tralerocceeilcielo.it

domenica 9 giugno 2013

Tra le Rocce e il cielo e la Vallarsa al Festival Europeo del Gusto

Un’occasione per prendere contatti, presentare il Festival, la Vallarsa e i suoi prodotti tipici. Nella splendida cornice offerta dal Mulino La Vallina di Quero (BL) l'associazione Tra le Rocce e il Cielo di Vallarsa (TN) a potuto raccontare le proprie esperienze e il programma della edizione 2013 del suo Festival al VI Festival Europeo del Gusto, “La Montagna dell'informazione”.
L’associazione ha presentato Tra le Rocce e il Cielo, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza, la sua storia e la sua edizione 2013. La manifestazione, con le sue quattro giornate dedicate all’arte, alla vita in montagna, alle minoranze linguistiche e alla storia, torna in Vallarsa dal 29 agosto all' 1 settembre. Grazie a mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri cercherà di analizzare tutti gli aspetti della vita in montagna da quello economico a quello storico, dal territorio, passando per la cultura delle popolazioni montane (soprattutto delle comunità etniche minoritarie), cercando di dar voce a chi vive in montagna con passione e umiltà.

Nel laboratorio di informazione si è potuta presentare la Vallarsa, il suo ambiente incontaminato e le tracce della Grande Guerra che ne percorrono l’intero territorio.

Non è mancata nemmeno la descrizione, e la degustazione, dei prodotti tipici della valle trentina, con particolare attenzione ai formaggi caprini di Malga Streva e quelli di vacca di Malga Zocchi e il vino, il Müller Thurgau dell’Associazione “Rio Romini”.

Le riprese e le interviste della giornata saranno utilizzate nella trasmissione multimediale “L'Italia del Gusto” (Sky, Cafètv24 e web), che seguirà il Festival della Montagna anche durante il suo svolgimento.

Durante la giornata l’associazione è stata invita a partecipare al Tuor delle Capitali europee dell’associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto.

Stefania Costa
ufficiostampa@tralerocceeilcielo.it

venerdì 7 giugno 2013

Conferenza Stampa sui ceci

«Abbiamo ricevuto contributi da enti pubblici e privati, il programma del nostro festival attende solo le ultime limature, ma ci rimaneva una spina nel cuore: ci mancano solo 4 mila euro per organizzare una serata inaugurale davvero speciale. E allora ci mettiamo in ginocchio sui ceci, e facciamo un appello inusuale: donate 4 mila euro al festival e rendete possibile un sogno di bellezza e cultura per tutta la comunità trentina».


Con questo toccante messaggio gli organizzatori del Festival "Tra le rocce e il cielo" che si terrà a Vallarsa, dal 29 agosto al 1 settembre prossimi, si sono materialmente inginocchiati sui ceci crudi, ed hanno spiegato in cosa consiste il loro sogno.
«La serata inaugurale è sempre stata un momento importante per il Festival, ed è molto attesa in tutta la vallata, come anche dai numerosissimi ospiti che vengono a trovarci dall'Alto Vicentino. Due anni fa abbiamo dovuto persino rimandare a casa parecchie persone, perché il pubblico al teatro di Sant'Anna era davvero troppo». Il prossimo 29 agosto 2013, in Vallarsa, la serata di apertura doveva essere incentrata sulla leggenda del "Wildermann", ovvero l'Om Selvadèg della tradizione alpina. Ma lo spettacolo non si potrà fare se non si trovano i (pochi) euro necessari.
«Si tratta di una giornata tutta a tema. Nel pomeriggio volevamo organizzare un laboratorio aperto ai bambini, nel quale imparare la leggenda del Wildermann, e provare a costruire la propria maschera con rami, foglie e corteccia. Poi - ha spiegato Gigi Zoppello, del direttivo del Festival - la serata si sarebbe aperta con una conferenza di un esperto antropologo sulla figura del Selvatico nelle Alpi, ed infine lo spettacolo, praticamente una prima mondiale».

Di cosa si tratta?
«Negli ultimi cinque anni, il fotografo francese Charles Fréger ha percorso le feste rituali delle Alpi e fino ai Carpazi, alla ricerca dell'Uomo Selvaggio. Il risultato è un libro, intitolato Wilder Mann, che raccoglie splendide immagini dei costumi di mezza Europa (http://www.charlesfreger.com) e che ha ispirato al grande compositore italiano Teho Teardo un disco, ed uno spettacolo. Noi - ha spiegato Zoppello - volevamo aprire la serata con la sfilata delle maschere dei bambini della Vallarsa, e poi dare spazio alle emozioni, magari all'aperto e vicino al bosco, con un grande concerto dal vivo».
Teho Teardo (uno dei più famosi compositori di musica per film, con all'attivo soundtracks come "Il Divo" o "Diaz" e "Il gioiellino", ha eseguito questo concerto solo due volte: all'Auditorium Parco della Musica di Roma e all'IFG festival nelle Marche. «Se riusciremo a portarlo in Vallarsa, sarà la terza esecuzione; il mese successivo è in programma all'Opera di Parigi, per capirci» ha raccontato Zoppello.
Quattromila euro, in tempi di crisi, sarà difficile trovarli?
«Sappiamo benissimo - hanno detto gli organizzatori del Festival - che in questi tempi ci sono aziende in crisi e le risorse scarseggiano per tutti. Ma sappiamo anche che le donazioni per sponsorizzare la cultura sono pienamente detraibili dalle dichiarazioni dei redditi, e quindi si tratta di elargizione che fanno del bene alla comunità, e non pesano con ulteriori oneri sui bilanci». Da molto tempo si parla di "coinvolgere i privati", ma in Trentino questo si è realizzato molto raramente: «Anche perché spesso i privati non sanno dei vantaggi fiscali che hanno, quando sponsorizzano l'arte e la cultura» spiega Gigi Zoppello.


Ma a chi si rivolge questo appello?
«A tutti. Potevamo metterci in viaggio per il Trentino con il cappello in mano, a chiedere di porta in porta. Invece facciamo un appello pubblico sui ceci - dicono gli organizzatori - perché vorremmo far sapere a più gente possibile che c'è la possibilità di fare una cosa bella, utile alla gente, con un risultato secondo noi fiabesco. E quindi ci chiediamo: ci sarà in tutto il Trentino una persona che ci sponsorizzerà con 4 mila euro?».

Stanno accusando la Provincia di sordità?
«Assolutamente no. Dobbiamo ringraziare la Provincia di Trento che da tempo crede nel nostro Festival - hanno detto gli organizzatori - ed anche i numerosi altri soggetti che ci aiutano, da Accademia della Montagna alla Regione Trentino Alto Adige, dal Comune di Vallarsa, alla Fondazione Caritro in special modo. Ora però siamo a dover far quadrare i conti: condannare a morte o meno il Selvaggio che sogniamo? Noi ci siamo umilmente inginocchiati. Ora vediamo se qualcuno avrà voglia di seminare un po' di bellezza, di cultura e di emozione».


Il sito del Festival è www.tralerocceeilcielo.it e la e-mail ci contatto è tralerocceeilcielo@gmail.com.