È stato un
privilegio poter osservare gli artisti mentre davano una forma, una profondità,
un’anima al legno. Il legno è uno dei materiali principi della Vallarsa,
materia prima che cresce rigogliosa
in ogni angolo del territorio. Con il contributo del Circolo Lamber di Riva di Vallarsa in collaborazione con l'associazione Tra le Rocce e il Cielo organizzatrice del Festival della Montagna vissuta con consapevolezza nasce l’idea del PRIMO CONCORSO DI SCULTURA DEL LEGNO. L'obiettivo è quello di incentivare e valorizzare questa forma d'arte, capace di trasformare un materiale povero in opere ricche di idee, emozioni e significati, valorizzando così un elemento caratteristico del nostro territorio.
in ogni angolo del territorio. Con il contributo del Circolo Lamber di Riva di Vallarsa in collaborazione con l'associazione Tra le Rocce e il Cielo organizzatrice del Festival della Montagna vissuta con consapevolezza nasce l’idea del PRIMO CONCORSO DI SCULTURA DEL LEGNO. L'obiettivo è quello di incentivare e valorizzare questa forma d'arte, capace di trasformare un materiale povero in opere ricche di idee, emozioni e significati, valorizzando così un elemento caratteristico del nostro territorio.
Per 4 giorni,
gli scultori prescelti si sono cimentati nella loro arte, presso il tendone del
Circolo Lamber a Riva di Vallarsa. E alla fine ci hanno regalato la sorpresa di
un’emozione che prima era così nascosta nel legno, che non si vedeva.
Le
opere realizzate sono state sottoposte a votazione da parte di una giuria
selezionata e del un numeroso pubblico. I votanti infatti sono stati circa 300.
Di
seguito i primi 3 classificati al Primo Concorso di SCULTURA DEL LEGNO – Volti
di Montagna
1°
classificato
La
grande guerra di Radames Mattioli
Cogliendo
appieno il tema del concorso e della manifestazione “Tra le Rocce e il Cielo” è
riuscito con grande capacità tecnica e maestria a raccontare la Grande Guerra
attraverso figure iconiche facilmente riconoscibili, inserite con originalità
in un percorso narrativo che moltiplica i volumi della scultura.
2° classificato
L’attesa
del pastore di Emanuele Marchesini
Opera pregevole
sia per la tecnica utilizzata che per la ricercata ideazione del soggetto,
simbolo della forza fisica ed interiore dell’uomo che vive nella natura.
3° classificato
Belle
fuori, pure dentro di Renato Borsato
L’opera
raffigura la montagna da un punto di vista innovativo, rendendola antropomorfa
e scavandola nel profondo per esaltarne la purezza.
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