venerdì 19 agosto 2016

Confini, frontiere, immigrazioni. Ecco il programma del 20 agosto






A cent'anni dall'ultimo momento in cui il nostro territorio ha rappresentato la frontiera fra Stati in guerra, le Alpi si scoprono di nuovo divise fra cerniera e barriera e fra luoghi e flussi nell’economia e nella società globali.

Per questo sabato 20 agosto, nella giornata che il Festival Tra le rocce e il cielo – in Vallarsa - dedica alla vita in montagna, protagonista sarà il convegno Confine o frontiera?




La mattina, al Teatro di S.Anna, con il contributo di antropologi, geografi, giuristi e politologi, si concentrerà in special modo sulla storia delle Alpi come luogo di flussi e di scambi, di complessità e di convivenza, prima che il sorgere degli stati nazione tracciasse linee di separazione nette. Confrontando l’esperienza italiana con altri casi europei, si cercherà di capire come ripensare gli spazi di confine in modi nuovi, tali da rendere nuovi incontri e nuove convivenze possibili.

Si parlerà di come vi siano in Italia esperienze di ripopolamento e rilancio degli spazi di montagna - ad esempio Riace in Calabria - grazie all’apporto fondamentale di migranti e rifugiati.




Il pomeriggio, invece, metterà in relazione il nostro territorio con il fenomeno epocale delle migrazioni, alla luce della nuova importanza che sta rivestendo il Brennero in questi mesi. Partendo dalla consapevolezza storica del passato di emigrazione del Trentino, si analizzeranno le cause e le conseguenze delle migrazioni, e si cercheranno di proporre modi nuovi in cui le aree di confine come la nostra possano giocare un ruolo attivo nel creare cooperazione, convivenza e scambio fra culture.


La giornata sarà aperta da un’escursione sui vecchi cippi del confine Austro-Italiano presso l’Alpe di Campogrosso organizzata dalla Sat di Vallarsa.

E ci sarà una caccia al tesoro per scoprire i confini per bambini e ragazzi progetto del Piano di Zona Giovani Punto in Comune.





Ugo Vardanega è uscito dal primo conflitto mondiale con la mente sconvolta dall’orrore della guerra e la sua vita di reduce folle/saggio si divide tra la sua miserabile attività commerciale e i ricoveri forzati al Sant’Artemio, quando la sua follia riaffiora in maniera incontrollabile…

È questa la storia che verrà messa in scena la sera, alle 21, al Tendone di Riva di Vallarsa. Lo spettacolo Mato de Guera è stato ideato e scritto da Gian Domenico Mazzocato e diretto da  Luigi Cuppone, e vede in scena in un lungo emozionante monologo l’attore Luigi Mardegan.

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