mercoledì 19 agosto 2015

Wildermann di Theo Teardo



Teardo è reduce dalla vittoria al Pula Film Festival, rassegna cinematografica croata che gli ha
conferito il “Golden Arena” per la colonna sonora realizzata per You Carry Me di Ivona Juka. Il
riconoscimento va ad aggiungersi al premio vinto, lo scorso febbraio agli Irish Theatre Awards, per le musiche dello spettacolo Ballyturk del drammaturgo Enda Walsh, da cui Teardo ha tratto l’album
omonimo. Di recente il musicista pordenonese è tornato in Irlanda, ospite dell’International Arts Festival di Galway, come unico artista italiano in cartellone insieme a St. Vincent, Damien Rice e
Sinead O’Connor.

Una toccante opera musicale nella quale il musicista di origini friulane sublima le immagini del fotografo francese guardando a un passato perduto, lontano dal torpore contemporaneo.
La musica di Teardo attrae e si lascia attrarre liberamente da altre forme d’arte, delineando, in “Music for Wilder Mann”, una nuova relazione tra gli strumenti della tradizione e l'elettronica.



Forte dell’apporto dato, e che continua a dare, al cinema con le colonne sonore di film come Diaz, Il Divo, Denti e, non ultimi, i documentari La Nave Dolce di Vicari, e Noi non siamo come James Bond, il compositore Teho Teardo si accosta questa volta a un altro tipo di immagini: le fotografie di Charles Fréger contenute nel libro Wilder Mann, la figura dell’Uomo Selvaggio - Peliti Associati 2012).

A ispirare le composizioni di Teardo sono i ritratti di uomini che indossano costumi fatti con pelli animali e che rappresentano, in modo rituale, la trasformazione in selvaggi, divenendo orsi, cinghiali,
mostri e diavoli che terrorizzano, esseri che sbalordiscono, sormontati da corna o palchi di cervo per
celebrare il ciclo della vita e delle stagioni che cambiano.

Commozione è lo stato d'animo che pervade l'intero lavoro, dove l'aspetto emozionale è sempre in
primo piano, sia nei momenti di maggior rarefazione della musica, sia nei crescendo ipnotici in cui
tutto esplode.

La collaborazione tra il compositore e il fotografo francese è incentrata sulla necessità di scavare
nella mai sopita aspirazione dell’uomo di tornare a ciò che è più vero, istintuale, primitivo, liberandosi dalla pigrizia che caratterizza la moderna era tecnologica. Ed è proprio nella tecnologia
che la componente elettronica della musica di Teardo mette in discussione se stessa, attraverso il
confronto con creature terrorizzanti e misteriose. Il presente elettronico, che determina anche la musica, necessita di trovare punti di contatto con il passato, senza nostalgia, senza retorica; la
capacità evocativa della musica che riuscirà a manifestare presenze inquietanti nel torpore contemporaneo.


Teho Teardo presenta Wildermann al Festival Tra le Rocce e il cielo giovedì 20 agosto alle 21.30 al tetaro di S.Anna a conclusione della giornata dedicata all'Om selvadeg.
L'ingesso è libero

Nessun commento:

Posta un commento