In occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, Tra le Rocce e il Cielo – che si svolge in Vallarsa dal 20 al 23 agosto 2015 -dedica due delle sue quattro giornate alla storia.
Della Grande Guerra si parlerà ponendo l’accento su temi difficili e poco considerati dalla storiografia ufficiale, come quelli della diserzione e della sofferenza mentale, ma non si scorderà l’attualità.
Come da tradizione i temi proposti saranno indagati attraverso mostre, ma anche film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli e presentazioni di libri.
Le mostre dedicate alla Grande Guerra spazieranno dalle mostre fotografiche di Alberto Bregani e Andrea Contrini, che documentano con occhio poetico ciò che resta delle opere belliche e dei teatri di battaglia, alla mostra dedicata alla diserzione ed alla sofferenza mentale dei reduci del conflitto, curata da Gregorio Pezzato raccogliendo documenti dagli archivi medici e militari dell’epoca. Grande spazio avranno anche i disegni d’epoca con la mostra di caricature curata da Rodolfo Taiani e Danilo Curti Feininger.
Altrettanto importante sarà il richiamo al presente grazie alle mostre fotografiche sui conflitti attuali nel mondo, curate da Fabio Bucciarelli, reporter di guerra e autore di alcuni degli scatti più famosi degli ultimi anni, e da Asmae Dachan, che avrà l’obiettivo puntato in particolare sulla situazione siriana, e sarà ospite venerdì 21 agosto nel Festival. Accanto a queste mostre, ci sarà infine l’esposizione delle foto del concorso ufficiale del Festival “Obiettivo Forte”.
Al Teatro Tenda Raossi, dal 1 al 30 agosto 2015 ( con orario 10.00-12.00 15.30-18.30, lunedì chiuso) si potranno visitare:
IL SEGNO E IL SILENZIO, Visioni e percezioni della Grande Guerra in Trentino
mostra fotografica di Alberto Bregani
“Il segno è il silenzio” è una speciale selezione di 16 fotografie in bianco e nero tratte dal più ampio progetto di 85 scatti “Solo Il Vento” realizzato da Alberto Bregani per la Provincia autonoma di Trento – in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e Accademia della Montagna del Trentino – in occasione delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra in Trentino (1914-2014).
Tra il marzo 2013 e il novembre 2014, Bregani ha percorso decine di sentieri e visitato alcuni dei più significativi e suggestivi luoghi lungo il fronte trentino per fotografare con sguardo autoriale, contemporaneo ed evocativo le vestigia della Grande Guerra.
I siti sono stati scelti prendendo a riferimento il Sentiero della Pace, un tracciato di 520 chilometri che attraversa tutto il territorio trentino, dal Passo del Tonale alla Marmolada.
La mostra è stata realizzata con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e dell’Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento e rientra nel programma ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.
Vedi il blog di Solo il Vento
ECHI NELLA VALLE - Tracce della Grande Guerra dal Pasubio all'Altissimo
mostra fotografica di Andrea Contrini
Se la Grande Guerra ha lasciato impronte indelebili sulla società, ne ha lasciata una, altrettanto forte, anche sui terreni dove fu combattuta.
Nei boschi e sulle alture del Trentino meridionale si incontrano spesso trincee di cemento, gallerie nella roccia e crateri di esplosioni: sono i resti lasciati dal conflitto tra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico che, dal 1915 al 1918, sconvolse queste terre trasformandole in prima linea ed in campi di battaglia. L'area geografica che va dal Monte Altissimo di Nago fino al Massiccio del Pasubio era infatti parte del lungo fronte italo-austriaco.
Le fotografie di "Echi nella valle" creano un viaggio alla scoperta delle vestigia di guerra in Vallagarina, Val di Gresta, Altopiano di Brentonico, Vallarsa, sui Monti Altissimo di Nago, Zugna e sul Massiccio del Pasubio.
Pasubio, Zugna e Passo Buole non sono solo nomi che evocano battaglie, ma luoghi che hanno ritrovato la quiete, dove i venti del nazionalismo hanno smesso di soffiare e dove la natura avvolge con la sua irruente bellezza le antiche ferite.
La mostra, attraverso 30 fotografie, ha l'intento di raccontare il dramma del passato ma anche la forza della natura e lo scorrere del tempo che hanno saputo trasformare i campi di battaglia in luoghi di pace.
Per maggiori informazioni http://www.andreacontrini.com
A COLPI DI MATITA - la grande guerra nella caricatura
mostra antologica a cura di Rodolfo Taiani e Danilo Curti Feininger
Dalla seconda metà dell'Ottocento, le pagine delle testate illustrate diventano la palestra per disegnatori e grafici che vi applicano e provano modalità comunicative sempre aggiornate. Alcuni tra i disegnatori, caricaturisti, illustratori e pittori più noti offrono nuovi orientamenti e suggestioni visive al gusto di un pubblico fino allora raggiunto solo dalle immagini religiose e da forme di arte popolare.
La mostra propone un percorso, dunque, attraverso la storia delle più importanti riviste illustrate e dei suoi collaboratori, spesso vere e proprie celebrità, che permette di leggere come il conflitto, la guerra, il combattente, genericamente intesi, vengano interpretati e raffigurati prima, durante e immediatamente dopo la Grande Guerra, quando ciò che esisterà non avrà più nulla a che fare con il passato e che forse, proprio nel lavoro di alcuni artisti, viene tragicamente profetizzato.
Una rappresentazione che talvolta trova la sua vetrina anche nelle etichette dei prodotti commerciali e nelle comunicazioni visive di importanti aziende, sempre parte integranti delle riviste illustrate che per continuità di tradizione, per maestria dei collaboratori e per diffusione, si è scelto di selezionare per la mostra in un percorso cronologico che attraversa un periodo di circa trent’anni, dai primi anni novanta dell’Ottocento alla fine degli anni dieci del Novecento.
L’ODORE DELLA GUERRA
mostra fotografica sui conflitti del '900 di Fabio Bucciarelli - Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo
EVIDENCE
mostra fotografica di Fabio Bucciarelli - Fondazione Museo Storico del Trentino
Il fotografo è il testimone e le sue immagini la prova di quello che i suoi occhi hanno visto. La guerra vissuta dal di dentro, dalla parte degli ultimi, con gli sguardi di coloro che la soffrono: il dolore, gli scontri, i profughi e i civili che continuano la loro vita sotto le bombe, sono i personaggi delle esposizioni di Bucciarelli. Personaggi che attraverso la sua macchina fotografica prendono vita, tornano a respirare per presentarsi, più attuali che mai, al loro pubblico.
www.fabiobucciarelli.com
EVIDENCE è un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante questi ultimi anni: Iran, Birmania, Sud Sudan Libia e Siria
L’ODORE DELLA GUERRA Cosa si sente quando si è in prima linea, attorniati da guerriglieri ed esposti al fuoco? I sensi sono all'erta, picchi di adrenalina e momenti di quiete si susseguono in un'altalena di emozioni violente. In un giorno al fronte si formano legami, amicizie, coincidenze: ma il ritmo delle giornate brucia spesso tutto quello che si è costruito. Perché si è esposti alla sorte del momento, nella stretta di avvenimenti che nessuno può controllare. In collaborazione con Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.
IL VENTO DEGLI OBICI: vite spezzate.
Viaggio nel dolore e nella follia dei soldati nella Grande Guerra
mostra documentaria di Gregorio Pezzato
La Grande Guerra produsse traumi psichici in milioni di persone, ma i comandi militari fecero di tutto per non accorgersene. Questi uomini furono ricoverati, crudelmente curati, considerati codardi, vigliacchi e simulatori, spesso fucilati o rispediti al fronte. Di questi, molti di quelli che sarebbero tornati alla vita civile, sarebbero stati etichettati per sempre come "scemi di guerra".
LA GUERRA SUL WEB, il calendario digitale www.lagrandeguerrapiu100.it
Il pubblico potrà consultare tramite una postazione computer il progetto dell’Università di Trento. A 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia, un calendario web che segua mese per mese quel conflitto: personaggi, armi, battaglie e le grandi questioni che esso ha portato con sé.
Museo della Civiltà contadina Riva, 17 agosto – 6 settembre 2015, orario 9.00-12.00 15.30-19.00, lunedì chiuso
FRANCOBOLLI NELLA GRANDE GUERRA
mostra storico – filatelica a cura di Zoilo Storti
576 francobolli emessi negli anni che precedono e seguono la Grande Guerra, spaziando dal 1895 al 1925. I francobolli sono tutti originali, ed in uso nei 23 Stati belligeranti.
OBIETTIVO FORTE
Mostra del concorso fotografico indetto dal festival TRA LE ROCCE E IL CIELO “Obiettivo Forte”. Verranno esposte le 15 opere scelte dagli utenti del web e dalla giuria, a disposizione del pubblico della manifestazione per la scelta dello scatto preferito.
Teatro S. Anna, 17 - 23 agosto 2015
TRA MACERIE E SPERANZE
mostra fotografica sulla Siria di oggi, di Asmae Dachan
La mostra propone una serie di scatti realizzati nella aree di conflitto da Asmae Dachan, giornalista professionista e scrittrice italo-siriana premiata con il riconoscimento 'A passo di notizia' per i suoi reportage giornalistici in Siria e ambasciatrice di pace per la University of Peace Switzerland, e da un gruppo di citizen reporters siriani di diverse città con cui la giornalista è in contatto. Un modo per valorizzare il loro lavoro, mostrando il volto di alcune città dove ai giornalisti stranieri è ormai impossibile accedere, e per rendere omaggio a tutti i reporter caduti per documentare cosa accade in Siria da quattro anni a questa parte. In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche.
Sala della Chiesa Riva, 17 - 23 agosto 2015
Mostra dei disegni degli alunni della scuola elementare “F. Cavallin” di Vallarsa
I bambini della scuola primaria F. Cavallin di Raossi, in occasione del centenario della prima guerra mondiale, e in collaborazione con la produzione dello spettacolo prodotto da TRA LE ROCCE E IL CIELO “I CROCEVIA DELLE COSCIENZE”, hanno deciso di affrontare il tema della guerra. Il progetto, che ha visto coinvolte tutte le classi della scuola primaria, è stato condiviso da tutte le insegnanti, che hanno lavorato insieme in maniera interdisciplinare.
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