martedì 21 luglio 2015

Il segno e il silenzio di Alberto Bregani

IL SEGNO E IL SILENZIO, Visioni e percezioni della Grande Guerra in Trentino.
 Mostra fotografica di Alberto Bregani

“Il segno è il silenzio” è una speciale selezione di 16 fotografie in bianco e nero tratte dal più ampio progetto di 85 scatti “Solo Il Vento” recentemente realizzato da Alberto Bregani per la Provincia autonoma di Trento – in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e Accademia della Montagna del Trentino – in occasione delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra in Trentino (1914-2014).



Tra il marzo 2013 e il novembre 2014, Alberto Bregani, insieme all’amico e guida alpina Sandro Vidi, ha percorso decine di sentieri e visitato alcuni dei più significativi e suggestivi luoghi di media e alta montagna lungo il fronte trentino per fotografare con sguardo autoriale, contemporaneo ed evocativo le vestigia della Grande Guerra.
I siti sono stati scelti prendendo come riferimento il Sentiero della Pace e i suoi dintorni, un bellissimo tracciato di 520 chilometri che va dal Passo del Tonale alla Marmolada, attraversando tutto il territorio trentino.

In mostra saranno esposte 16 foto relative a Passo dei Contrabbandieri, Crozzon di Lares, Cima Avalina e Doss dei morti, Nagià Grom, alla parte sommitale del Pasubio, alla Forra del Lupo sull’Altipiano di Folgaria, alle trincee nei boschi dell’Altipiano di Vezzena e al forte Busa Verle, ad alcune cime del Lagorai (cima Lasteati, Cima Paradisi, Colbricon), Cima Bocche e in conclusione alle postazioni militari del Passo Ombretta.

Questo progetto è stata una grande e intensa esperienza personale, ancor prima che un lavoro fotografico. È stato vivere per due anni, in modo continuo e profondo, un grande senso di desolazione e di tristezza per quello che ho visto, quello che ho letto e raccolto dai diari – spiega Bregani. Ho provato a raccontare la presenza della Guerra attraverso la sua assenza, gli indelebili e devastanti segni di ciò che fu e i loro attuali, pesantissimi silenzi. Ho cercato di allontanarmi il più possibile da ogni inutile retorica, fotografando ciò che percepivo essere ancora sospeso, fermo e cristallizzato nel tempo. Panorami di indicibile bellezza ma con tali stridenti contrasti da non poter essere ignorati. Oggi più che mai.

La mostra è stata realizzata con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e dell’Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento e rientra nel programma ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

Vedi il blog di Solo il Vento

Nessun commento:

Posta un commento