ECHI NELLA VALLE - Tracce della Grande Guerra dal
Pasubio all'Altissimo
mostra fotografica di Andrea Contrini
Se la Grande Guerra ha lasciato impronte indelebili sulla società, ne ha
lasciata una, altrettanto forte, anche sui terreni dove fu combattuta.
Nei boschi e sulle alture del Trentino meridionale si incontrano spesso
trincee di cemento, gallerie nella roccia e crateri di esplosioni: sono i resti
lasciati dal conflitto tra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico che, dal
1915 al 1918, sconvolse queste terre trasformandole in prima linea ed in campi
di battaglia. L'area geografica che va dal Monte Altissimo di Nago fino al
Massiccio del Pasubio era infatti parte del lungo fronte italo-austriaco.
Le fotografie di "Echi nella valle" creano un viaggio alla
scoperta delle vestigia di guerra in Vallagarina, Val di Gresta, Altopiano di
Brentonico, Vallarsa, sui Monti Altissimo di Nago, Zugna e sul Massiccio del
Pasubio.
Il terreno racconta gli eventi. A volte con lievi tracce offuscate dal
tempo, altre volte con precisione, facendo echeggiare le sofferenze che i
combattenti dovettero subire. Come sul Pasubio, dove ogni roccia racconta una
storia di vita e di morte e dove sembra di sentire ancora il rumore delle armi,
anche se le trincee sono vuote, le postazioni senza mitragliatrici e le
cannoniere senza cannoni.
Ma Pasubio, Zugna e Passo Buole non sono solamente nomi che evocano
battaglie: sono luoghi che hanno ritrovato la quiete, dove i venti del
nazionalismo hanno smesso di soffiare e dove la natura avvolge con la sua
irruente bellezza le antiche ferite.
La mostra, attraverso 30 fotografie, ha l'intento di raccontare il
dramma del passato ma anche la forza della natura e lo scorrere del tempo che
hanno saputo trasformare i campi di battaglia in luoghi di pace.
Per maggiori informazioni http://www.andreacontrini.com
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