mercoledì 17 giugno 2015

Un mix di linguaggi artistici per parlare di diserzione

Intervista a Paolo Fanini 



Parla di diserzione nella Grande Guerra “I crocevia delle coscienze, storia di un disertore”. Un tema difficile, che diventa il filo di una narrazione che pur rispettando il rigore storico dei dati, cerca di andare incontro alle sensibilità e alle conoscenze delle generazioni attuali.
Una rappresentazione che si sviluppa utilizzando più linguaggi artistici, attraverso un'impostazione che ha contraddistinto diverse messe in scena già realizzate precedentemente da Paolo Fanini, ideatore e autore dello spettacolo. I linguaggi utilizzati - film, parola, musica, danza, coralità alpina -  sono funzionali ad interpretare i diversi piani narrativi, in un'intersecazione di linguaggi continua, che contribuisce a tenere viva la tensione narrativa.


 


Da dove nasce il desiderio di scrivere e rappresentare, in occasione del centenario, “Il crocevia delle coscienze”, uno spettacolo che mette in scena il tema della diserzione?

L’idea dello spettacolo nasce dal desiderio di voler raccontare un fenomeno spesso poco considerato, sebbene abbia avuto una certa rilevanza. A partire dai libri di storia, la diserzione è sempre stato considerato un tema marginale, quasi un effetto collaterale della guerra. Invece, anche in termini di numeri, la fuga dalla postazione al fronte ha avuto una portata considerevole, non solo in Italia ma anche in tutti gli altri eserciti, in modo trasversale; basti pensare che in Italia in quegli anni ci sono stati 160 mila processi per diserzione, di cui 100 mila si sono conclusi con condanna a morte, con esecuzioni avvenute attraverso fucilazione o addirittura con esecuzioni sommarie sul campo di battaglia, senza nemmeno un processo.


Come tratta di questo tema lo spettacolo che vedremo in scena?

Il tema viene trattato attraverso la narrazione delle storia di un soldato dell’epoca che decide di disertare per motivi legati alla sua coscienza, accettando così di andare incontro ad un elevato rischio. Il soldato che diserta è consapevole di poter rimanere ucciso a causa della sua scelta, ma decide ugualmente di intraprenderla. La vicenda viene raccontata attraverso una narrazione su più piani.  




Quali sono i linguaggi artistici utilizzati?

Sono molteplici e si intersecano tra loro in continuazione, contribuendo a tenere viva la tensione narrativa. Prima di tutto c’è la musica, eseguita dal vivo da un gruppo di cinque musicisti tra cui spiccano le voci di Elisa Amistadi e di Gianluca Tocco. In scena poi ci sarà anche il Coro Pasubio di Vallarsa che eseguirà sia brani del proprio repertorio che brani realizzati assieme al gruppo musicale. Vengono proposte composizioni di autori piuttosto noti del nostro tempo, che trattano il tema della guerra, andando da Sting a Mark Knopfler, a Peter Gabriel, Leonard Cohen, Bob Dylan ed altri ancora. C’è poi un piano narrativo più strettamente teatrale, con dialoghi scritti da Micaela Vettori. In scena sono presenti due attori ad interpretare un nonno e una nipote. Nonno e nipote costituiscono la chiave narrativa attraverso cui ricollegare quanto accaduto cento anni fa con il presente, con l’attualità. Infine c’è la parte molto importante che riguarda le riprese video. Tutto ciò che è immagine è sempre sincronizzato con le musiche e musica e immagine insieme, si sa, hanno grande forza dal punto di vista comunicativo e sono di grande impatto.


Che relazioni con il territorio si sono avute per la realizzazione di questo progetto?

In primo luogo la relazione con il territorio stesso. Infatti alcune riprese sono state proprio girate sul territorio della Vallarsa ed anche all’interno del Forte di Pozzacchio. Importante è stato inoltre il rapporto con Fiorenza Aste e con il festival che lei rappresenta, Tra le Rocce e il Cielo. Abbiamo poi collaborato con il Coro Pasubio diretto da Ivan Cobbe e con la scuola elementare. La scuola elementare e i bambini che la frequentano sono uno dei passaggi chiave della narrazione. I bambini rappresentano il futuro ed è fondamentale che per il futuro venga sempre salvaguardata la memoria.  Lo spettacolo vuole infatti porre l’attenzione sulla la necessità di non dimenticare, continuare a ricordare quanto accaduto per cercare di farne tesoro, impegnandosi a promuovere costantemente il valore della convivenza pacifica tra uomini e popoli.




I CROCEVIA DELLE COSCIENZE, Storia di un disertore - diretto da Paolo Fanini, testi di Micaela Vettori - andrà in scena a Forte Pozacchio venerdì 14 agosto 2015 – in versione appositamente progettata per gli spazi del Forte – e alla Campana dei Caduti domenica 23 agosto 2015 .

lunedì 15 giugno 2015

domenica 14 giugno 2015

Tra le Rocce e il Cielo torna in Vallarsa dal 20 al 23 agosto

TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza torna in Vallarsa dal 20 al 23 agosto.


L’Om Selvadeg e l’antica sapienza culinaria delle Alpi, la Grande Guerra e i conflitti di oggi, le migrazioni generatrici d’identità, sono questi gli argomenti che verranno trattati in questa edizione del festival organizzato dall'associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino, che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della
Vallarsa (TN), all'ombra delle Piccole Dolomiti.

Come da tradizione i temi proposti saranno indagati attraverso mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli e presentazioni di libri.

Quest’anno, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, Tra le Rocce e il Cielo dedica due delle sue quattro giornate alla storia.




Grande protagonista, nell’anno del Centenario, sarà la Grande Guerra di cui si parlerà ponendo l’accento su temi difficili e poco considerati dalla storiografia ufficiale, come quelli della diserzione e della sofferenza mentale. La Prima Guerra Mondiale sarà però solo uno dei temi di queste due giornate, e molta attenzione sarà dedicata ai conflitti attuali. Queste tematiche verranno affrontate attraverso conferenze, mostre, escursioni. Non mancheranno gli spettacoli come “Attenti alle austriache”, all’interno di Forte Pozzacchio visitabile con escursioni organizzate, e “Stupido Risiko” di Emergency, attiva da anni nell’aiuto alle vittime della guerra in tutto il mondo. Alla Campana dei Caduti, sul colle di Miravalle, verrà messo in scena lo spettacolo multimediale di Paolo Fanini “Il crocevia delle coscienze”.


La giornata d’apertura si concentrerà sull'arte e la vita in montagna. L’Om Selvadeg, l’uomo che nella mitologia ha donato il formaggio all’uomo, sarà il filo rosso di una conferenza, un laboratorio per bambini, una cena a tema a base di formaggi, un’escursione in malga e di un concerto che vedrà esibirsi Theo Teardo sul magico sfondo delle affascinanti fotografie di Charles Frégér.


E infine una giornata sarà dedicata alle lingue madri. Il convegno “Migrazioni generatrici d’identità” indagherà come i flussi migratori del passato hanno influenzato il formarsi delle comunità minoritarie tradizionali della regione e dell’intero arco alpino. Il passato si intreccerà al presente e, dal parallelo tra la condizione della minoranza cimbra sfollata in Boemia durante la Grande Guerra e le attuali migrazioni e sfollamenti causati dai conflitti mediorientali, si arriverà a parlare delle attuali migrazioni di popoli e come esse contribuiranno a ridefinire le comunità nazionali nel prossimo futuro. È prevista la visione del pluripremiato film “Io sto con la sposa”, seguito dal dibattito con il regista e ci sarà il concerto del gruppo di musica occitana “Corou de Berra”, che da più di vent’anni lavora e sperimenta sul canto polifonico delle Alpi meridionali.


Il programma completo di tra le Rocce e il cielo, che sarà visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it, comprende numerose escursioni, mostre - storiche, pittoriche e fotografiche – e laboratori per bambini.

venerdì 29 maggio 2015

Obiettivo Forte, il concorso fotografico

In occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, il concorso fotografico collegato al Festival Culturale “Tra le rocce e il cielo” 2015 avrà come tema i forti.
Durante la Prima Guerra Mondiale il fronte italiano era punteggiato da un numero notevole di forti, opere ingegneristiche difensive che saranno, assieme alla trincea, uno dei lasciti più evidenti di questo periodo tribolato. Il concorso mira a stimolare una riscoperta di questi luoghi, e pertanto non saranno ammesse al concorso foto d’epoca, ma solo scatti che ritraggano, anche in maniera artistica, i fortilizi a cento anni dallo scoppio del conflitto.

Il concorso sarà aperto a tutti e ad iscrizione gratuita. I concorrenti dovranno inviare una fotografia, in formato digitale, all’indirizzo di posta elettronica concorso@tralerocceeilcielo.it unitamente al modulo d’iscrizione, dati anagrafici ed accettazione di regole di trattamento dati personali e del regolamento del concorso entro il 15 giugno.



Il concorso si articolerà in due fasi. La prima, Social Network, inizierà in data 1 luglio 2015, quando le foto selezionate verranno pubblicate sulla pagina Facebook ufficiale del Festival, e potranno essere votate dal pubblico mettendo “mi piace”. Le 10 fotografie che riceveranno più consensi in questa fase verranno esposte all’interno della mostra dedicata del Festival. La fotografia più votata, inoltre, si aggiudicherà il premio Miglior Fotografia Social, del valore di 100 euro.

La seconda fase sarà invece condotta dalla giuria del concorso che avrà il compito di selezionare le foto dare un giudizio di carattere estetico e di originalità degli scatti pervenuti. I primi 20 verranno selezionati per essere esposti nella stessa mostra che ospiterà i 10 provenienti dalla fase Social. I primi tre classificati verranno premiati con premi da 250, 150 e 100 euro.

Un ulteriore premio, consistente in un cesto di prodotti tipici locali, verrà inoltre assegnato da parte del pubblico della mostra, che potrà votare per tutta la durata dell’esposizione, dal 4 al 23 agosto 2015 al museo della Civiltà contadina di Vallarsa, lo scatto preferito.

La proclamazione dei vincitori delle varie categorie e la premiazione del concorso avverranno congiuntamente con l’ultima giornata del Festival Culturale “Tra le rocce e il cielo” il giorno 23 agosto 2015.



sabato 23 maggio 2015

La Grande Guerra a "Tra le Rocce e il cielo"

In occasione del Centenario della Grande Guerra, il Festival Culturale “Tra le rocce e il cielo” 2015 dedicherà due giorate  del suo programma alla storia.
Grande attenzione verrà posta sulla sofferenza mentale causata dal primo conflitto mondiale, che tanto fu combattuta proprio in Vallarsa e sul monte Pasubio: testimonianze dirette dal fronte nei diari dei soldati, diserzione e sindrome da stress post traumatico saranno alcuni dei temi che verranno affrontati durante il festival che si svolge in Vallarsa dal 20 al 23 agosto 2015.
Le narrazioni degli eventi traumatici avvenuti un secolo fa si intrecceranno alla contemporaneità, come durante la conferenza “Raccontare oggi la guerra”, in cui interverranno, fra gli altri, Raffaele Crocco e Gigi Zoppello e ci si confronterà sul tema della narrazione dei conflitti attuali, o con il laboratorio per bambini e ragazzi “Stupido Risiko” organizzato da Mario Spallino di Emergency, che metterà in luce attraverso una serie di eventi emblematici l’insensatezza e l’assurdità di ogni conflitto armato.
Il 24 maggio, a Forte Pozzacchio, in occasione del centenario ufficiale dell’entrata in guerra dell’Italia, verrà dato un assaggio di quello che verrà affrontato in maniera più approfondita nelle giornate del Festival.

Verrà mostrata una presentazione- backstage dello spettacolo ideato e diretto da Paolo Fanini, con testi di Micaela Vettori, “I CROCEVIA DELLA COSCIENZA”, che sarà messo in scena in anteprima il 14 agosto sempre a Forte Pozzacchio e poi replicato domenica 23 agosto alla Campana dei Caduti, nella serata di chiusura del Festival 2015.

Lo spettacolo, che utilizza più linguaggi narrativi, iconici, musicali e coreutici, affronta il difficile tema della diserzione, che diventa il toccante filo di una narrazione che pur rispettando il rigore storico dei dati, cerca di andare incontro alle sensibilità e alle conoscenze delle generazioni attuali. Lo spettacolo coinvolge attori, musicisti, filmati in proiezione su tulle, Coro Pasubio, danzatrici.

giovedì 14 maggio 2015

Chiusi nella roccia sognando il cielo


Forte Pozzacchio - Valmorbia Werk 100 anni dopo


Domenica 24 maggio 2015


A 100 anni di distanza dal momento in cui l’Italia dichiarò guerra  all’Austria-Ungheria ed entrò nel primo conflitto mondiale, a Forte Pozzacchio si organizza una giornata per ricordare quell’evento cruciale, perché solo la memoria può far sì che fatti tanto atroci non si ripetano.
Durante la Grande Guerra furono mobilitati milioni di soldati, si sperimentarono impensate innovazioni tecnologiche, furono introdotte nuove armi e moderni mezzi di trasporto, la vita di milioni di donne e bambini cambiò radicalmente, morirono più di 9 milioni di soldati e moltissimi civili.




Il Forte Pozzacchio - Valmorbia Werk è una delle più importanti fortificazioni realizzate dall’esercito dell’Impero austroungarico lungo il confine con il Regno d’Italia.
Completamente scavato nella roccia, il forte, che si trova tra i comuni di Trambileno e Vallarsa a pochissimi chilometri da Rovereto, non fu mai completato: allo scoppio del conflitto gli operai erano ancora al lavoro. Questa imponente “macchina da guerra” venne pesantemente danneggiata dai bombardamenti.
Un secolo dopo, il 24 maggio 1915, data in cui il Regno d’Italia entrò in guerra contro gli Imperi centrali, dopo un importante lavoro di restauro, prima dell’inaugurazione prevista nel mese di luglio, Forte Pozzacchio ospiterà spettacoli, laboratori, musica e sarà visitabile in anteprima.




Domenica 24 maggio 2015

ore 9 - Passeggiata accompagnata da Valmorbia a Forte Pozzacchio con la collaborazione di Accompagnatori Vallagarina. Occorre prenotazione*.

Dalle 9.30 alle 12.30 - Visite guidate al Forte Pozzacchio
I volontari dell’associazione Acr “ll Forte” guideranno i gruppi (nella visita tra le sale, le scale, le gallerie del forte. Occorre prenotazione*

ore 11 -  La memoria europea della Grande Guerra - Ricordando il 24 maggio 1915 Intervento del Presidente nazionale del Souvenir français Prof. Serge Barcellini. Introduce Giuseppe Ferrandi Direttore Fondazione Museo storico del Trentino



A partire dalle 13
“La Grande Guerra sul grande schermo” percorso espositivo (su prenotazione*) con film d’epoca che raccontano la guerra, il territorio, la popolazione durante il conflitto a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino e per gentile concessione della Cineteca del Friuli di Gemona.
Where Italy meets the Hun, AEF Signal Corps, USA, 1918
Les Annales del la guerre, n° 37, Section cinématographique de l’armée, FR, 1917
En dirigeable sur les champs de bataille, FR, 1919
Presentazione-backstage dello spettacolo multimediale “I CROCEVIA DELLA COSCIENZA – Storia di un disertore” (su prenotazione*), ideazione e regia di Paolo Fanini, testi di Micaela Vettori, che verrà messo in scena al Forte Pozzacchio – Werk Valmorbia il 14 agosto 2015, nell’ambito del Festival Tra Le Rocce e il Cielo.
Esecuzioni musicali del gruppo Dolomiti Horn Quartet, che svela le doti armoniche e melodiche del corno, immedesimando il suono dello strumento alla voce umana.  Repertorio corale dedicato alla prima guerra mondiale, con incursioni classiche a tema, melodie note e care all'ascoltatore, che si lascia trasportare in epoche lontane dallo scorrere della musica.

A partire dalle 14
Alla scoperta del forte in compagnia dello zaino del soldato
Gioco-laboratorio a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino, per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni circa. Lo zaino è un “contenitore” di documenti ai quali i ragazzi si avvicinano; grazie ad una lettera all’interno dello zaino l’educatore e i bambini, seguendo precise informazioni, si spostano, come in una caccia al tesoro, in alcuni punti/tappa del forte, ai quali corrispondono specifici documenti di diversa tipologia. Grazie a questi indizi, come lettere, foto, giornali e altro ancora, si potrà ricostruire la storia del soldato al quale apparteneva lo zaino.

ore 14.30 e ore 16 - Spettacolo "Il Disertore"
Ispirato ad una storia vera, IL DISERTORE (su prenotazione*), spettacolo di La Compagnia delle Nuvole, narra con parole e musica l’incredibile epopea di Virginio Ferri, un montanaro trentino. Grazie ai suoi appunti, agli esilaranti diari e alle sue lettere d’amore (ritrovate di recente a Parigi, e in realtà mai spedite alla sua amata) scopriamo un essere straordinario ed il suo lungo viaggio attraverso la prima parte del ‘900. Lo ritroviamo prima soldato inviato sul fronte orientale, immerso nell’incubo della grande guerra. Poi, ricercato come disertore, rocambolescamente in fuga attraverso l’Europa. Infine originalissimo artista in Svizzera e a Parigi (dove si perderanno le sue tracce), a contatto con i più grandi e straordinari artisti delle avanguardie storiche del ‘900.




Il forte è raggiungibile percorrendo un sentiero sterrato. Si consiglia l’utilizzo di scarpe da trekking o scarponcini, e di maglione e spolverino
Sarà attivato un servizio di bus navetta* su prenotazione

* Per partecipare all’escursione, alle visite guidate, agli spettacoli e al servizio di bus navetta occorre prenotarsi al numero 0464 430363 Apt Rovereto e Vallagarina

La manifestazione è organizzata dall’associazione Tra le Rocce e il Cielo in collaborazione con Accademia della Montagna con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento – Assessorato alla Cultura e il Comune di Trambileno, in collaborazione con: Museo Storico Italiano della Guerra, Fondazione Museo Storico di Trento, Acr Il Forte, Gruppo Alpini Vallarsa e Vigili del Fuoco Volontari Trambileno.


Si ringrazia la Cineteca del Friuli di Gemona.