“Tra le Rocce e il cielo”, il
Festival della montagna all’ombra delle Piccole Dolomiti, che si svolge in Vallarsa (TN) dal 29 agosto al 1 settembre, ospita al suo interno numerose
mostre. Ve ne saranno di divulgative, storiche, pittoriche. Numerose saranno le
esposizioni fotografiche e ce ne saranno anche di scultura e di modellismo.
Regalano un’anteprima del festival le
due mostre che saranno esposte al Museo
della Civiltà contadina di Riva a partire da martedì 20 agosto.
LA MONTAGNA NEI GIOCHI, I GIOCHI DALLA MONTAGNA. Una
finestra aperta su memorie materiali, miti e immaginari tra ’800 e ‘900 è la mostra curata da due studiosi Nicola Spagnolli e Marta Villa.
L’esposizione analizza e illustra il tema dei giochi declinandolo come una
finestra aperta sul mondo della montagna, le sue tradizioni e l’immaginario ad
esso collegato.
«I materiali prodotti per permettere
l’atto del gioco, grazie alla loro stratificazione, creano una collezione di
oggetti preziosi per ricostruire e svelare stili di vita, costumi e finalità
pedagogiche di una specifica epoca storica» spiegano i curatori. La montagna,
da un lato, ha fornito all’uomo un’importante materia, il legno, per costruire
i giocattoli, dall’altro, ha costituito un’ispirazione per giochi destinati
soprattutto ad un pubblico cittadino, dove la montagna viene presentata come
luogo suggestivo, meta di conquiste e imprese epiche. In mostra si trovano
dunque bambole, burattini, cavallucci e
statuine a forma di animali, prodotti soprattutto nelle Alpi e giochi in
scatola dove l’obbiettivo è scalare un monte e scoprire cose nuove.
La mostra è stata resa possibile
grazie alla disponibilità di collezionisti privati come Rosanna Cavallini,
Paolo De Carli e Katia Pustilnikov e dalla collaborazione con il Museo
Nazionale della Montagna CAI di Torino e del Museo etnografico di Vallarsa.
"PICCOLE
DOLOMITI – Emozioni in luce", invece è la mostra fotografica curata da Enrico Bauce, Elisabetta Faccin e Luca Trattenero. I tre
fotografi di Valdagno, in occasione dei 150 anni della nascita del Club Alpino
Italiano, attraverso i loro scatti hanno esplorato il territorio delle Piccole
Dolomiti per valorizzarne gli aspetti caratteristici. Gli autori compiono così un
viaggio che indaga aspetti storici, alpinistici e naturalistici delle Piccole
Dolomiti, con scatti che raccontano come i profili di queste montagne si
staglino contro il cielo in un gioco di luci.
Queste due mostre, esposte al Museo
della Civiltà contadina della Vallarsa, resteranno esposte dal 18 agosto al 3 settembre.
Le
forme delle montagne, i giochi di luce, le ombre che si formano tra le guglie e
gli anfratti sono catturate col pennello anche dalle opere di Claudio Menegazzi. L’artista roveretano
esporrà al Festival DI ROCCE E DI PIETRE.
La forza del disegno, rocce e pietre, l'idea dell'uomo, la forza della natura,
la forza dell'uomo. Siamo dentro un disegno di futuro, nato nel passato.
Continuiamo a vederlo, è la nostra forza. Tranquilla.
Con
gli acquerelli, e la loro luminosità, Menegazzi cattura l’anima delle montagna.
«E’ la
natura che mostra la sua potente manifestazione, come fosse una scultura.
Quando salgo in montagna la difficoltà fisica mi mette in contatto con il mio
intimo, il ragionamento mi sostiene nello sforzo, il contatto con il sublime
agisce nel mio cervello e stimola le idee. Il suo ricordo semplifica il tutto e
nasce un seme che potrei sviluppare» spiega l’autore.
Gli acquerelli saranno esposti nella Sala della Chiesa di Riva assieme a due
esposizioni di fotografi di Vallarsa.
Giorgio
Broz esporrà immagini
che raffigurano quegli angoli della valle che solo chi come lui la attraversa
ogni giorno in lungo e in largo con gli scarponi ai piedi ha il privilegio e la
fortuna di cogliere con l’obbiettivo.
Legati al territorio di Vallarsa sono
anche i paesaggi, a tratti fiabeschi, di Lucia
Marana. «Ritorno diverse volte negli stessi luoghi – spiega la fotografa
–non tanto per cogliere un attimo particolare ma per immortalare una
suggestione che ho già in testa».
E mentre c’è chi al
ritorno da una camminata in montagna porta a casa una foto, Ennio Spagnolli, dalle sue escursioni,
porta via un’immagine mentale, la trasforma in una suggestione e in un progetto
che poi rielabora scendendo a valle e realizza nel suo laboratorio, utilizzando
tipi diversi di legno, ferro o rame, cassette di legno per la frutta, sabbia,
colla, pezzi di recupero dai più svariati oggetti. Nasce così “IL PICCOLO MONDO RURALE” DI ENNIO, che
sarà esposta nella Baita degli Alpini a
Cumerlotti. I masi, i fienili, le baite, le chiese realizzate in
miniatura non sono tanto un richiamo nostalgico al mondo contadino, ma finestre
sull’immaginario del loro creatore e sulla sua etica-estetica del lavoro. Il
suo è, in fondo, un omaggio a quei proprietari che abbelliscono e mantengono le
loro dimore di montagna, contribuendo a creare un paesaggio montano equilibrato
e armonico.
Escono
dal legno con immagini a volte sinuose e leggiadre, a volte irruente, a volte
inquietanti le sculture di Mazzuk: L’ANIMA DEL LEGNO, che saranno esposte
al Tendone di Riva. Tra le mani di Enzo Mazzucchi, grande amante della
montagna dove ha trovato uno spazio in cui vivere secondo natura, pezzi di
legno, tronchi, e le radici trovate lungo le sponde del torrente Leno di
Vallarsa prendono vita.
Sempre al Tendone troverà posto LA
MIA VALLE, mostra delle opere dei bambini delle scuole elementari della Vallagarina,
nata da un progetto promosso dalla Comunità della Vallagarina, per
promuove la lettura del paesaggio e la conoscenza delle sue comunità, da
parte degli studenti, degli insegnanti, degli abitanti della valle e dei
turisti che la vengono a visitare. Il progetto, curato da Giulia Mirandola
con Alicia Badalan sarà presentato venerdì 30 agosto alle 14.30 alla presenza
dell’assessore della Comunità Marta Baldessarini e di bambini e maestre che
hanno seguito il progetto.
Se questa mostra si concentra su un piccolo territorio,
uno sguardo largo al pianeta lo offre OCCHI
SUL MONDO, l’esposizione di Michele
Dalla Palma visitabile al Teatro
comunale di S. Anna. Fotografo
e docente della Nikon School Travel, Dalla Palma ha insegnato a centinaia
di fotoreporter a scoprire realtà lontane senza invaderle né manipolarle. Il suo è un racconto,
attraverso il filo conduttore dei colori, di altre realtà e mondi solo
apparentemente lontani. Un viaggio ideale attraverso Africa, Asia, Nord e Sud
America seguendo le tracce dei grandi esploratori italiani, da Marco Polo ad
Alberto Maria Deagostini. La mostra sarà
visitabile dal 20 agosto.
Tutte
le mostre verranno inaugurate giovedì 29
agosto, a partire dalle 14.30, durante la passeggiata tra le mostre (con
partenza dal Teatro di S.Anna).
Rimarranno aperte dal 29 agosto al 1 settembre dalle ore 9 alle 12 e delle 15 alle
19. Dal 2 al 15 settembre (escluse quelle allestite al Tendone) si potranno
visitare su prenotazione chiamando il 3341330576.
Stefania Costa
costa_stefania@yahoo.it
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