giovedì 26 settembre 2013

"La Vallarsa, è quello che il Trentino avrebbe potuto essere". intervista a Geremia Gios

Geremia Gios, professore di economia all'università di trento e sindaco del Comune di Vallarsa, parla della montagna, "regno dei limiti" come ideale laboratorio per lo sviluppo sostenibile, di resistenza (capacità di una società di non spostarsi dal  suo punto di equilibrio anche in presenza di shock esogeni) e di resilienza (capacità di una società di recuperare il punto di equilibrio dopo uno shock) e della Vallarsa: "nel bene e nel male quello che il Trentino avrebbe potuto essere".

lunedì 23 settembre 2013

Le fotografie di reportage a Tra le Rocce e il Cielo

Ecco alcuni dei lavori prodotti nel laboratorio di fotografia curato da Lucia Marana La fotografia di reportage: storie vissute storie raccontate” che si è svolto durante l'ultima edizione del Festival.

"Vacanze spaziali" è Demis Arlanch



"Piccolo mondo ambiguo" Sushila Comper


lunedì 16 settembre 2013

Marco Dalpane racconta cosa vuol dire musicare un film muto


Nella prima serata di TRA LE ROCCE E IL CIELO 2013, al teatro di S.Anna, è andato in scena "Go West - Io e la vacca", il film di Buster Keaton musicato dal vivo da Musica nel Buio.
Il pianista e compositori Marco Dalpane ci racconta cosa vuol dire musicare un film muto.


lunedì 9 settembre 2013

sabato 7 settembre 2013

Gran successo al Festival 2013, e si pensa già al futuro

È finito nel migliore dei modi, con un “Tutto esaurito” allo spettacolo “Abbracciami Forte” il festival Tra le rocce e il cielo 2013. Lo spettacolo conclusivo a Forte Pozzacchio/Werk Vamorbia ha riscosso un enorme successo, sia per quanto riguarda la videoinstallazione all’interno del caposaldo austroungarico, sia per il Jazz letterario che animava la serata, possibile grazie al contributo dell’associazione Il Forte, del comune di Trambileno, dei vigili del fuoco volontari e della pro loco di Trambileno.

Uno splendido modo per concludere un festival 2013 che si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Tanta la partecipazione agli eventi che affrontavano temi interessanti e di attualità. Un punto di forza è stato infatti l’aver colto e affrontato tematiche della contemporaneità all’interno dell’edizione, per offrire un approccio positivo a chi ha partecipato all’evento.

La dimostrazione si è vista nella giornata dedicata al lavoro in montagna che ha visto una folta partecipazione di giovani e non solo all’evento della mattinata ma anche ai workshop del pomeriggio. Ciò sta a significare che la montagna offre ancora molte possibilità e c’è la voglia e la disponibilità di molti a coglierle.



Il Festival ha funzionato grazie alla sua completa macchina organizzativa. Uno staff di persone giovani e preparate che da mesi si dedica ai quattro giorni della manifestazione e che sono state impegnate sul campo quasi a tempo pieno. Il tutto coordinati dai direttori artistici Fiorenza Aste e Mario Martinelli che hanno tracciato la base su cui costruire l’evento. (Guarda l’intervista a Fiorenza Aste).


Ora, mentre si stanno concludendo gli strascichi di questa edizione, la mente pensa già al futuro. Tante sono le idee messe in campo per una quinta edizione che, da oggi in poi, si inizierà a costruire. Perché eventi come questo sono molto importanti per la montagna e saper affrontare temi sempre nuovi permette a chi la vive di rimanere al passo con i tempi e saper essere preparato al cambiamento.


Da parte dello staff va un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato al festival, dai relatori ai curiosi, che hanno reso grandi questi giorni di fine agosto passati in Vallarsa.

lunedì 2 settembre 2013

Libri giochi e storia all'ultima giornata del Festival


La storia scritta, raccontata, giocata e sceneggiata. Così il festival “Tra le rocce e il cielo” conclude la sua edizione 2013. Dopo il travolgente concerto con i Lou Dalfin, il gruppo musicale che mette in spettacolo la lingua occitana e che si è esibito ieri a Riva di Vallarsa, oggi il gran finale con lo spettacolo “Abbracciami forte” a Forte Pozzacchio.

In tanti ieri sera (31 agosto) sono saliti a Vallarsa, alcuni anche da molto lontano, per ascoltare questo inedito concerto. I Lou Dalfin hanno appassionato il pubblico presente che si è lasciato trascinare in danze e coreografie. La musica davvero coinvolgente è riuscita a rendere un’atmosfera speciale a conclusione della giornata delle minoranze linguistiche e il pubblico ha applaudito calorosamente il gruppo piemontese.

Questa mattina (1 settembre) al museo etnografico di Riva di Vallarsa l’incontro con gli autori Antonio Bortoluzzi, Gregorio Pezzato e Spiro Dalla Porta Xydias che, moderati da Andrea Nicolussi e Filippo Zolezzi hanno presentato i loro volumi

Antonio Bortoluzzi ha pubblicato il suo secondo romanzo, “Vita e Morte della Montagna”, la storia di Giacomo Casali che dopo essere stato licenziato, il romanzo inizia proprio con la sua lettera di licenziamento, ricostruisce i pezzi della sua vita in frantumi ricorrendo al potere salvifico della memoria, in un lungo viaggio che lo riporta al suo paese natio. Il mito della modernità, deluso, si scontra con la bellezza e potenza della storia.

Gregorio Pezzato ha presentato il suo libro “I tristi giorni della Vallarsa”, dedicato alla Grande Guerra tra il 1915 e il 1917 all’ombra del Pasubio. Curiosità e documenti inediti per ricostruire la storia della Vallarsa allo scoppio del conflitto mondiale.

Spiro Dalla Porta Xydias, ha presentato la sua 55° fatica, “La divina montagna”. In contrapposizione alla letteratura di montagna più diffusa, che si concentra sull’alpinismo tecnico, Xydias propone l’alpinismo “trascendente”. Il ricordo e la memoria di antiche imprese vengono rilette spiritualmente e la montagna diventa un ideale da contrapporre alla vacuità della vita moderna. 

Parallelamente, si è concluso il laboratorio di fotografia di reportage condotto da Lucia Marana che ha portato gli appassionati dell’obiettivo a confrontarsi su vari temi.

Nel primo pomeriggio un laboratorio per bambini serve a riscoprire i giocattoli di legno. Con Emanuele Cozzaglio i ragazzi stanno imparando a costruire divertenti giocattoli di legno “dal sapore antico” ma che sanno divertire anche i grandi.

Alle 15.30 la tavola rotonda “Dal tablet al tabièl” si occupa di giochi di ieri e di oggi. Al museo etnografico di Vallarsa, dove è allestita la mostra “La montagna nei giochi, i giochi della montagna” si confronteranno sul tema Nicola Spagnolli, Marta Villa, Rosanna Cavallini e Giuseppe Giacon.

Il festival si conclude questa sera alle 17.00 con lo spettacolo al Forte di Pozzacchio/Valmorbia Werk “Abbracciami Forte”. Tutto esaurito per l’escursione storica di avvicinamento all’opera difensiva organizzata con l’associazione Pasubio100anni alle 16 dalla frazione Dosso. Alle 16.30 invece un servizio di bus navetta permetterà a tutti di raggiungere Pozzacchio senza problemi.

Lo spettacolo, un percorso spettacolare nella memoria della Grande Guerra e del forte di Pozzacchio raccontata attraverso la memoria di anziani del paese raccolta in sei video-interviste che saranno proiettate all’interno del forte a cura di Filmwork Trento e Lorenzo Pavarello da un’idea di Gigi Zoppello. Al termine un’azione scenica di Mariano De Tassis, altamente drammatica, rievocherà alcune sensazioni della Grande Guerra.
Parallelamente sempre a Forte Pozzacchio il jazz teatrale con letture e musiche di guerra con Enrico Merlin e Andrea Brunello, allieteranno il pomeriggio.

L’evento a Forte Pozzacchio, realizzato dal festival in collaborazione con il Comune di Trambileno, l’associazione “Il Forte” di Pozzacchio e con il contributo della Pro Loco di Trambileno, è per motivi di sicurezza a numero chiuso. Essendo ancora un cantiere, al forte potranno accedere solo gruppi accompagnati di 20 persone fino ad un massimo di 300 ingressi a sera. Il jazz teatrale e gli eventi esterni sono invece per tutti.


domenica 1 settembre 2013

Escursione a Forte Pozzacchio - posti esauriti

Attenzione: i posti per raggiungere il Forte Pozzacchio e lo spettacolo "Abbracciami Forte" con l'escursione di Pasubio100anni dal Dosso alle ore 16 sono esauriti. Chi non ha prenotato in tempo può comunque raggiungere lo spettacolo usando i bus navetta che partono dalle ore 16.30 da Anghebeni, Moscheri e Rovereto (Piazza A.Leoni) che sono gratuiti. Dato che a Pozzacchio i parcheggi sono pochi, è raccomandabile usare i bus navetta anzichè salire con la propria macchina.
Ricordiamo che per motivi organizzativi e di sicurezza l'accesso alla mostra dentro al Forte dovrà essere effettuato in gruppi di 20 persone accompagnate fino ad un massimo di 300 ingressi. E' necessario munirsi di biglietto di ingresso (gratuito) distribuito esclusivamente nello stand sul piazzale d'ingresso organizzato dal nostro staff e quello dell'associazione "Il Forte".
Eventuali modifiche sul programma dello spettacolo (dovute a situazioni meteo) saranno nel comunicate tempestivamente attraverso questo blog e i canali Facebook e Twitter del Festival.