La storia scritta, raccontata, giocata e
sceneggiata. Così il festival “Tra le rocce e il cielo” conclude la sua edizione
2013. Dopo il travolgente concerto con i
Lou Dalfin, il gruppo musicale che mette in spettacolo la lingua occitana e
che si è esibito ieri a Riva di Vallarsa, oggi il gran finale con lo spettacolo
“Abbracciami forte” a Forte Pozzacchio.
In
tanti ieri sera (31 agosto) sono saliti a Vallarsa, alcuni anche da molto
lontano, per ascoltare questo inedito concerto. I Lou Dalfin hanno appassionato
il pubblico presente che si è lasciato
trascinare in danze e coreografie. La musica davvero coinvolgente è
riuscita a rendere un’atmosfera speciale a conclusione della giornata delle
minoranze linguistiche e il pubblico ha applaudito calorosamente il gruppo
piemontese.
Questa
mattina (1 settembre) al museo etnografico di Riva di Vallarsa l’incontro con gli autori Antonio Bortoluzzi, Gregorio
Pezzato e Spiro Dalla Porta Xydias che, moderati da Andrea Nicolussi e Filippo
Zolezzi hanno presentato i loro volumi
Antonio Bortoluzzi
ha pubblicato il suo secondo romanzo, “Vita e Morte della Montagna”, la storia
di Giacomo Casali che dopo essere stato licenziato, il romanzo inizia proprio
con la sua lettera di licenziamento, ricostruisce i pezzi della sua vita in
frantumi ricorrendo al potere salvifico della memoria, in un lungo viaggio che
lo riporta al suo paese natio. Il mito della modernità, deluso, si scontra con
la bellezza e potenza della storia.
Gregorio Pezzato
ha presentato il suo libro “I tristi giorni della Vallarsa”, dedicato alla
Grande Guerra tra il 1915 e il 1917 all’ombra del Pasubio. Curiosità e documenti
inediti per ricostruire la storia della Vallarsa allo scoppio del conflitto
mondiale.
Spiro Dalla Porta Xydias,
ha presentato la sua 55° fatica, “La divina montagna”. In contrapposizione alla
letteratura di montagna più diffusa, che si concentra sull’alpinismo tecnico,
Xydias propone l’alpinismo “trascendente”. Il ricordo e la memoria di antiche
imprese vengono rilette spiritualmente e la montagna diventa un ideale da
contrapporre alla vacuità della vita moderna.
Parallelamente,
si è concluso il laboratorio di
fotografia di reportage condotto da Lucia Marana che ha portato gli
appassionati dell’obiettivo a confrontarsi su vari temi.
Nel primo pomeriggio un laboratorio
per bambini serve a riscoprire i giocattoli di legno. Con Emanuele Cozzaglio i
ragazzi stanno imparando a costruire divertenti giocattoli di legno “dal sapore
antico” ma che sanno divertire anche i grandi.
Alle 15.30 la tavola rotonda “Dal tablet al tabièl” si occupa di giochi di ieri e
di oggi. Al museo etnografico di Vallarsa, dove è allestita la mostra “La
montagna nei giochi, i giochi della montagna” si confronteranno sul tema Nicola
Spagnolli, Marta Villa, Rosanna Cavallini e Giuseppe Giacon.
Il festival si conclude questa sera alle 17.00 con lo spettacolo al Forte di Pozzacchio/Valmorbia Werk “Abbracciami Forte”.
Tutto esaurito per l’escursione storica di avvicinamento all’opera difensiva
organizzata con l’associazione Pasubio100anni
alle 16 dalla frazione Dosso. Alle 16.30 invece un servizio di bus navetta
permetterà a tutti di raggiungere Pozzacchio senza problemi.
Lo spettacolo, un percorso
spettacolare nella memoria della Grande Guerra e del forte di Pozzacchio
raccontata attraverso la memoria di anziani del paese raccolta in sei
video-interviste che saranno proiettate all’interno del forte a cura di
Filmwork Trento e Lorenzo Pavarello da un’idea di Gigi Zoppello. Al termine
un’azione scenica di Mariano De Tassis, altamente drammatica, rievocherà alcune
sensazioni della Grande Guerra.
Parallelamente sempre a Forte Pozzacchio il jazz teatrale con letture e musiche di guerra con Enrico Merlin e
Andrea Brunello, allieteranno il pomeriggio.
L’evento a Forte Pozzacchio, realizzato dal festival in
collaborazione con il Comune di Trambileno, l’associazione “Il Forte” di
Pozzacchio e con il contributo della Pro Loco di Trambileno, è per motivi di
sicurezza a numero chiuso. Essendo ancora un cantiere, al forte potranno
accedere solo gruppi accompagnati di 20 persone fino ad un massimo di 300
ingressi a sera. Il jazz teatrale e gli eventi esterni sono invece per tutti.
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