sabato 23 agosto 2014

La giornata dedicata a chi vuole vivere la montagna

Si è svolta oggi la terza giornata di questa edizione 2014 del Festival Tra le Rocce e il Cielo. Il tema è stato il vivere e far vivere la montagna. Questo vuol dire riconoscere le minacce e le sfide portate a questo ambiente: in primo luogo la minaccia dello spopolamento, causato dal flusso soprattutto di giovani dalle montagne alle città. In secondo luogo, le minacce portate dallinquinamento e conseguenti  cambiamenti climatici che proprio su questi territori possono colpire più duramente.


La mattinata ha avuto il filo conduttore dellabitare la montagna. Con la presentazione di Massimo Plazzer, sul palco sono intervenuti Giacomo Lombardo, Luisella Dutto, Claudio Coradazzi, Francesco Guzzonato, Nicola Chiavarelli e Luca Gibello, che ha moderato il dibattito. Si è iniziato con il buon esempio di Ostana, comune occitano del Piemonte, che ha combattuto efficacemente lo spopolamento, e che oggi festeggia nuovi nati e la riapertura di esercizi economici, pur in una zona così complessa. Si è parlato poi di albergo diffuso come rilancio dei borghi montani in chiave turistica senza snaturarne storia e particolarità e di co-housing come via per ripopolare la montagna e di riportarci a vivere i giovani e le famiglie. Infine si è parlato di come inserire questa esigenza di ripopolamento con una nuova idea di architettura e urbanistica, più compatibile con lambiente e sostenibile. Luca Gibello ha presentato allo platea svariati esempi di rifugio alpino, sottolineando come nel tempo il rifugio si sia evoluto tecnicamente ed esteticamente per rimanere contemporaneo. Nicola Chiavarelli, invece, ha parlato di case sospese che rivedono il concetto di "casa sull'albero" e che proprio in Trentino, in via sperimentale, diventeranno presto strutture ricettive a vocazione turistica.

Nel pomeriggio si è discusso dei problemi che il clima sta portando alla montagna. Cambiamenti climatici, modi per limitarli e buone pratiche sono stati alcuni dei temi più trattati. Il dibattito ha visto sul palco i contributi di Marco Avanzini e Christian Casarotto del MuSe di Trento, Roberto Barbiero della Protezione Civile, Antonio Chiadò di Alleanza nelle Alpi, Luca Cetara della Convenzione delle Alpi, con il coordinamento di Francesco Musco dello IUAV di Venezia. Spopolamento e inquinamento sono due cause di problemi ambientali che hanno origine nei territori urbani ma che colpiscono più fortemente le zone di montagna.
Per brevità, citiamo solo l'intervento del glaciologo Casarotto che ha portato la platea a riflettere sul l'importanza dei ghiacciai che sono in continua riduzione ma che assolvono un ruolo importante sia per l'approvigionamento idrico del fondo valle sia per il controllo della temperatura terrestre. In merito, vi segnaliamo la mostra "Ghiacciai di una volta, Immagini a confronto" una mostra visibile nei giorni del festival presso il museo etnografico di Riva, frutto di una ricerca durata due anni che sperimenta nuove forme comunicative e che mostra al visitatore i mutamenti subiti dai ghiacciai italiani.


Come è successo ieri, abbiamo affiancato ai dibattiti anche delle attività per bambini sullo stesso tema, sia per affrontarlo in maniera giocosa e semplice, sia perché fin da subito si educhi allimportanza dellambiente. Il laboratori a cura dellassociazione H2O+, ha spiegato ai bambini come viene prodotta lenergia a partire dalle varie fonti rinnovabili
Si sono poi esposti e presentati i disegni del progetto lEcovigile che vorrei, a cui hanno partecipato le scuole primarie della Vallagarina. Infine, si è svolta la passeggiata nella mostra Architettura, arte e natura prototipi di case sugli alberi. La mostra ha visto esposti i modelli di treehouses realizzati dai bambini della scuola elementare F.- Cavallin di Vallarsa, e dai ragazzi delle scuole superiori di Este, Fiera di Primiero e Treviso, a cura dello studio MQaa.



La giornata si è conclusa con la conferenza tenuta da Luca Mercalli, presidente della Società Italiana di Meteorologia e collaboratore per la RAI. Ha presentato Roberto Mantovani. La conferenza è stata animata dallansia causata da un nostro impatto sulla natura e sul clima che sembra sempre più sfuggire al controllo. Come ridurre il nostro impatto, come invertire la tendenza dei cambiamenti climatici? Senza voler cedere a facili allarmismi, la conferenza ha voluto presentare i fatti con la dovuta durezza e discutere delle possibili alternative.

Domani ci attende la giornata conclusiva del Festival, che avrà come filo conduttore la storia del nostro territorio, con particolare riferimento alla Grande Guerra, che ha avuto nella nostra valle uno dei suoi sanguinosi teatri.


Ci vediamo domani, buon Festival.

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