La Fondazione museo storico di Trento
presenta, durante il Festival TRA LE
ROCCE E IL CIELO, che si volge in Vallarsa
(Tn) dal 30 agosto al 2 settembre, una mostra sull’impianto idroelettrico
sul Leno di Speccheri e Maso Corona: ALL’OMBRA
DELLA DIGA.
Il primo maggio
1955 sette corriere partono da Verona alla volta del Trentino. Agsm, l’Azienda
Municipalizzata veronese, che già si occupava dell’acquedotto, della fornitura
di elettricità e gas, voleva portare il proprio personale in Vallarsa, nella
zona tra Piano e Speccheri. Una festa aziendale per celebrare l’inizio del loro
progetto più ambizioso: la creazione di un grande impianto idroelettrico. Dopo
la messa e i discorsi ufficiali, vengono fatte saltare le prime mine, che danno
idealmente avvio al cantiere. Il promotore e poi direttore di questa iniziativa
era un giovane ingegnere, Giuseppe Zanella, che aveva ipotizzato questa
struttura di massima: creare un grande bacino artificiale in Vallarsa,
derivandone poi le acque verso la valle dell’Adige. Nella zona di Ala sarebbe
sorta una centrale che avrebbe dunque portato l’elettricità verso la città di
Verona.
Il progetto venne
in sostanza seguito: nella zona di Speccheri sorse la diga che, con i suoi 156
m di altezza, raccoglie 10 milioni di metri cubi d’acqua. Una galleria di
derivazione di circa 8.7 km porta l’acqua alla condotta forzata, dove compie un
salto di circa 650 m per azionare le turbine della Centrale in località di Maso
Corona.
I lavori, nonostante
alcune battute d’arresto, procedettero spediti, tanto che nel 1958 l’impianto
entrò in piena attività.
Sguardo
privilegiato sui luoghi del cantiere fu quello dello Studio fotografico
Fratelli Pedrotti che ne testimoniò lo sviluppo: i fratelli, chiamati
dall’Azienda a eseguire una campagna documentaria, realizzarono delle immagini
nitide e affascinanti, che ancor oggi sono conservate presso l’Archivio Storico
di Agsm Verona.
Questo ricchissimo materiale, gentilmente
concesso da Agsm per la mostra e lo spettacolo inaugurale della manifestazione,
assieme ad altre immagini, filmati d’epoca e documenti raccolti negli archivi
storici e tra la gente che alla costruzione della diga ha lavorato, sarà presentato
nella mostra documentaria ALL’OMBRA
DELLA DIGA. L’impianto idroelettrico sul Leno di Speccheri e Maso Corona che sarà inaugurata il 30 agosto prossimo all’Hotel Genzianella di Bruni, durante la passeggiata di
collegamento tra le numerose mostre del festival che partirà alle 14 proprio da
Bruni.
La mostra,
realizzata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino in collaborazione con Accademia
della Montagna del Trentino e Agsm Verona, è curata da Luca Nicolodi ed Eleonora Vicario, con il coordinamento organizzativo
di Alessandro de Bertolini.
La
mostra sarà aperta dal 30 agosto al 2 settembre (ore 9 – 12 e 14 – 18). Dal 3
al 15 settembre su prenotazione al 3341330576.
In
programma durante la manifestazione è prevista anche una visita guidata alla DIGA DI SPECCHERI per chi vorrà vedere dal vivo
i posti raccontati nell’esposizione. Si svolgerà sabato 1 settembre (il giorno dopo in caso di cattivo tempo) con
ritrovo alle 10.30 a Poiani. Per
partecipare occorre iscriversi entro lunedì
27 agosto al numero 3341330576 fino a esaurimento posti (max 50
partecipanti). Seguirà rinfresco con
porchetta e degustazione vino (5 euro).
Collegato alla mostra giovedì 30 agosto, alle ore 20.45, al
Tendone di Riva di Vallarsa ci sarà uno spettacolo in prima visone assoluta
per il Festival. LA DIGA E’ UNA COSA
MERAVIGLIOSA racconta la storia della costruzione della diga di Speccheri
nella memoria collettiva e nel dialogo fra generazioni: l’epopea dell’Italia
del boom e la scoperta del “petrolio del Trentino”, l’energia idroelettrica.
E’ uno spettacolo teatrale,
realizzato con il contributo di Agsm Verona spa, ideato e scritto da Gigi
Zoppello. Regia, video, luci e scenografie di Mariano De Tassis, musiche
originali di Carlo Casillo. Con gli attori Giacomo Anderle e Alessio Kogoj, Giovanni
Betti (voce e guitar), Lisa Bergamo (voce), Carlo Casillo (voce e guitar),
Michele "Mike" Bottiglieri (contrabasso), Robin Scott Much (sax
tenore), Mariano De Tassis (batteria).
Stefania Costa
costa_stefania@yahoo.it
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