«L’alta velocità
non serve a nulla, basterebbe far funzionare le linee ferroviarie che già ci
sono, a partire dalle tratte brevi, quelle che i lavoratori percorrono tutti i
giorni». E’ stata questa la risposta di Margherita
Hack, intervenuta ieri in videoconferenza al festival Tra le Rocce e il Cielo, a una domanda del pubblico.
Si è conclusa con
l’incontro “La gioia dell’andar lenti”
la seconda giornata del Festival della montagna, che si conclude domani in
Vallarsa. Un dialogo che ha visto confrontarsi diversi viaggiatori lenti. Sul
palco, coordinati da Carlo Martinelli
c’erano i giornalisti Gigi Zoppello e
Davide Sapienza, il primo ha raccontato del suo viaggio a piedi per il
Trentino, tra le gente e le tradizioni,
il secondo dei suoi viaggi a piedi per il mondo. Valentina Musmeci ha parlato di come si può camminare con gli
asini. Come Alessandro De Bertolini,
che il Trentino (e non solo) lo ha girato in bicicletta, sono le due ruote il
mezzo di trasporto preferito da Margherita Hack. «La bicicletta permette di
percorrere lunghe distanze in un giorno, ma anche di apprezzare ciò che scorre
sotto le ruote» ha detto l’astrofisica. Non ha avuto un attimo di esitazione quando,
dal numerosissimo pubblico che ha affollato il tendone di Riva di Vallarsa
nonostante la pioggia di ieri sera, le è stato chiesto cosa ne pensa della Tav
e dell’impatto di questa ha sul territorio. «E’ inutile, non serve a nulla,
basterebbe che funzionassero le linee ferroviarie che già ci sono».
Proprio il
paesaggio, la sua salvaguardia, la natura alpina e il suo cambiamento in
rapporto con l’uomo sono stati al centro di tutta la giornata dedicata ieri
alla vita in montagna che ha visto esperti di economia alpina e di vita in montagna,
ricercatori e studiosi del paesaggio confrontarsi su questi temi nel convegno “Uomo e montagna: paesaggi in
trasformazione”.
Oggi la giornata è tutta dedicata alle minoranze
linguistiche. Nel convegno “Piccole scuole,
piccole lingue” studiosi, insegnanti
e esperti si stanno confrontando su progetti e sperimentazioni in atto nelle
classi delle scuole di montagna, cercando di delineare lo stato dei fatti, per
prospettare possibili soluzioni ed elaborare proposte per il futuro.
Nel frattempo un gruppo di ballerini in erba
imparano i passi delle antiche danze popolari grazie a Vincenzo Barba e Renato Morelli.
Proprio Morelli sarà impegnato stasera, alle 21,
al teatro comunale di S.Anna, con la Ziganoff
jazzmer band in un concerto che
porta all’incontro tra mondi musicali diversi che riescono a fondersi in
un’unica proposta attraverso la mediazione della tradizione musicale zingara
manouche.
Domani, 2 settembre, giornata della
storia, il festival si conclude con la giornata della storia. Ecco
il programma. Rispetto a quanto annunciato la mattinata di incontri si
terrà al Museo della civiltà contadina di Riva di Vallarsa (e non a Cumerlotti)
e durante la giornata si esibirà Pietro Germano, suonatore di corno delle Alpi.
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