In occasione del Centenario della Grande
Guerra, il Festival Culturale “Tra le
rocce e il cielo” 2015 dedicherà due giorate
del suo programma alla storia.
Grande attenzione verrà posta sulla
sofferenza mentale causata dal primo
conflitto mondiale, che tanto fu combattuta proprio in Vallarsa e sul monte
Pasubio: testimonianze dirette dal fronte nei diari dei soldati, diserzione e sindrome da stress post
traumatico saranno alcuni dei temi che verranno affrontati durante il
festival che si svolge in Vallarsa dal 20 al 23 agosto 2015.
Le narrazioni degli eventi traumatici
avvenuti un secolo fa si intrecceranno alla contemporaneità, come durante la
conferenza “Raccontare oggi la guerra”,
in cui interverranno, fra gli altri, Raffaele
Crocco e Gigi Zoppello e ci si confronterà sul tema della narrazione dei
conflitti attuali, o con il laboratorio per bambini e ragazzi “Stupido Risiko” organizzato da Mario
Spallino di Emergency, che metterà in luce attraverso una serie di eventi
emblematici l’insensatezza e l’assurdità di ogni conflitto armato.
Il 24 maggio, a Forte Pozzacchio, in
occasione del centenario ufficiale dell’entrata in guerra dell’Italia, verrà
dato un assaggio di quello che verrà affrontato in maniera più approfondita
nelle giornate del Festival.
Verrà mostrata una presentazione- backstage dello spettacolo ideato e diretto da Paolo
Fanini, con testi di Micaela Vettori, “I
CROCEVIA DELLA COSCIENZA”, che sarà
messo in scena in anteprima il 14 agosto sempre a Forte Pozzacchio e poi
replicato domenica 23 agosto alla
Campana dei Caduti, nella serata di chiusura del Festival 2015.
Lo spettacolo, che utilizza più linguaggi
narrativi, iconici, musicali e coreutici, affronta il difficile tema della
diserzione, che diventa il toccante filo di una narrazione che pur rispettando
il rigore storico dei dati, cerca di andare incontro alle sensibilità e alle
conoscenze delle generazioni attuali. Lo spettacolo coinvolge attori,
musicisti, filmati in proiezione su tulle, Coro Pasubio, danzatrici.
Nessun commento:
Posta un commento