Il vero punto di forza del Festival Tra le Rocce e il Cielo,
è che «ci divertiamo a lavorare assieme,
mettendo in campo diversi punti di vista» spiega Fiorenza Aste che con Mario
Martinelli ha ideato e organizza la manifestazione.
«L’edizione 2013 è stato un momento di riflessione sul clima
e i cambiamenti climatici in montagna, su cosa ognuno di noi può fare. La
giornata delle minoranze è cresciuta e si è aperta al mondo, senza dimenticare
le etnie dell’arco alpino e della nostra Regione. Lettura di come le minoranze
si sono configurata come le cose stanno cambiando e quale può essere lo
sviluppo futuro. Anche la storia, la Grande Guerra, è stata trattata cercando
di trattare le sfumature della memoria».
Il Festival sta diventando grande, si è fatto conoscere
lontano e ha coinvolto la valle con le sue associazioni. «Lo ha fatto
grazie a una squadra di giovani che
mettono intelligenza, energia e capacità a servizio della manifestazione».
E mentre si tira un bilancio della manifestazione 2014 già
si lavora alla prossima…le idee non mancano.
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